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La Guardia di Finanza ha eseguito una serie di perquisizioni nelle sedi della Volkswagen Italia a Verona e della Lamborghini a Sant'Agata Bolognese.
L'operazione, secondo quanto riportato dall'ANSA, è stata disposta dalla procura di Verona nell'ambito di un'indagine aperta sullo scandalo dei motori diesel. Tra i reati ipotizzati ci sarebbe quello di frode in commercio.
Tra gli indagati ci sarebbero il presidente del CdA della Volkswagen Italia Luca De Meo e l'amministratore delegato e direttore generale Massimo Nordio, insieme ad altri quattro dirigenti.
Proprio Massimo Nordio ieri era stato ascoltato in una audizione al Senato davanti alle commissioni Ambiente e Industria in cui aveva ricordato che «Volkswagen Italia è un mero importatore e che gli aspetti legati all’omologazione vengono gestiti dalla casa madre tedesca, con cui sta lavorando in maniera stretta».
Nelle settimane scorse sulla stessa vicenda anche i magistrati di Torino hanno avviato un'indagine sulle emissioni di NOx manomesse da Volkswagen, ma al momento non risultano indagati.