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Volkswagen risarcirà per i danni subiti dalla vicenda del Dieselgate i suoi clienti tedeschi con una cifra pari complessivamente a 830 milioni di euro.
Lo ha stabilito il consiglio di amministrazione, che invece ha rigettato le richieste della federazione di associazioni di consumatori Verbraucherzentrale Bundesverband (VZBV), che aveva riunito in una class action molti possessori delle vetture dotate di motore Diesel che nel 2015 furono scoperte essere fuorilegge per la presenza di un software che mascherava le emissioni di NOx.
Volkswagen risarcirà invece direttamente i clienti con un importo pari al 15% del prezzo di acquisto, ma ha anche annunciato che non intende pagare le spese per i legali di VZBV, perché giudica eccessiva la richiesta di 50 milioni di euro avanzata dall’associazione per portare avanti la liquidazione.
«Ai consulenti legali della federazione è stato chiesto più volte di fornire una giustificazione sufficiente per questa cifra, ma non sono stati in grado. Gli avvocati hanno anche rifiutato di consentire a una terza parte indipendente di rivedere la loro richiesta», spiegano da Wolfsburg, che nei prossimi giorni metterà a punto una piattaforma online e la struttura necessaria ad assistere i clienti danneggiati.
Da parte sua VZBV però smentisce e contrattacca: «I consumatori saranno costretti a fidarsi del fatto che la società che li ha già traditi agirà all'improvviso correttamente, senza la possibilità di avvalersi di una revisione obiettiva».