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Nuovi sviluppi nell'ambito del Dieselgate: quattro manager di Audi sono stati denunciati dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per il loro coinvolgimento nella vicenda. Diversi i capi di accusa, tra cui cospirazione a scopo di frode ai danni del governo, frode telematica e violazione del Clear Air Act, legge federale sull'inquinamento atmosferico.
I quattro manager denunciati sono Axel Eiser, responsabile della divisione motori presso la sede di Ingolstadt dal 2008 al 2013; il suo successore, Stefan Knirsch; Richard Bauder, capo dello sviluppo dei propulsori diesel a Neckarlsum; e Carsten Nagel, responsabile dell'omologazione dei motori.
Tra gli indagati dalle autorità americane c'è anche Martin Winterkorn, ex numero uno del Gruppo Volkswagen; non è invece coinvolto l'ex CEO di Audi, Rupert Stadler, incarcerato in Germania e agli arresti domiciliari da ottobre. Per via del procedimento legale in corso in Germania, Stadler è stato licenziato ad ottobre ed è stato sostituito ufficialmente dall'ad ad interim, Bram Schot, a partire dal primo gennaio di quest'anno.