Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
I motori Diesel le cui emissioni di NOx superano il limite stabilito dalla normativa europea verranno “corretti” da Volkswagen attraverso due diverse soluzioni che il costruttore di Wolfsburg ha presentato al KBA, l'Autorità dei trasporti tedesca, che ha approvato le misure che verranno applicate nella campagna di richiamo che partirà da gennaio 2016.
I due correttivi riguardano i propulsori EA 189 nelle cilindrate 2.000 e 1.600, noti come 2.0 e 1.6 TDI, installati oltre che sulle vetture a marchio Volkswagen anche sulle Audi, Seat e Skoda.
Se per l'unità di cilindrata maggiore sarà necessario semplicemente aggiornare il software, operazione che si esegue in circa 30 minuti di intervento, più complesso sarà intervenire sul 1.6 TDI.
Come verrà aggiornato il 1.6 TDI
Per il 1.6 TDI sarà infatti necessario installare un “stabilizzatore di flusso” davanti al sensore presente nei condotti di aspirazione dell'aria.
Spiega Volkswagen che si tratta di una griglia che calma le turbolenze che si creano in prossimità del sensore rendendo più accurata la misurazione. Questo sensore «misura la massa d'aria che percorre il condotto, che è un parametro molto importante nella gestione del motore per ottenere un processo di combustione ottimale», spiega VW.
All'installazione del stabilizzatore di flusso si accompagnerà anche un aggiornamento del software di gestione del motore. Il tempo previsto per l'operazione è di circa un'ora.
Dubbi su prestazioni e consumi
E' ancora da perfezionare l'aggiornamento che dovrebbe portare il 3 cilindri 1.2 TDI nei limiti di legge. Volkswagen presenterà la propria proposta per l'approvazione al KBA entro la fine del mese di novembre.
L'obiettivo del richiamo, secondo la stessa Volkswagen, è quello di non influenzare negativamente la potenza, i consumi e le prestazioni. «In ogni caso, visto che (le emissioni di, ndr) tutte le varianti di modello devono essere ancora misurate, il raggiungimento di questi target non può ancora essere confermato definitivamente», avverte la Casa tedesca.