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Anche Bosch - in quanto fornitore di centraline di controllo delle emissioni - viene coinvolta dallo scandalo Dieselgate e, a quanto si apprende dalla Reuters, risarcirà i clienti statunitensi. L'accordo con la Corte Federale di San Francisco prevede un esborso totale di 327.5 milioni di dollari, suddivisi fra 2.0 TDI (163.3 milioni per 475.000 veicoli) e 3.0 TDI (113.3 milioni per 83.000 veicoli). L'accordo verrà ratificata dal giudice il 14 febbraio.
Emergono inoltre i dettagli sui risarcimenti riservati da Volkswagen ai clienti in possesso dei motori 3.0 V6 TDI, per i quali vi rimandiamo all'articolo specifico per l'analisi dettagliata. Secondo i dati riportati dai documenti depositati, Wolfsburg per gli interventi sui 3.0 TDI spenderà almeno 1.3 miliardi di dollari e, nel caso non fossero approvati da Epa e Carb, il conto potrebbe "schizzare" a 4 miliardi.
Tenendo conto delle altre cifre già note, ovvero il patteggiamento con il Dipartimento di Giustizia, gli accordi con i singoli Stati, i concessionari e il piano da 14.3 miliardi di dollari per i motori 2.0 TDI, il Dieselgate in America costerà a Volkswagen almeno 22 miliardi di dollari.