Diesel Mercedes, nessun dubbio sul futuro degli OM

Diesel Mercedes, nessun dubbio sul futuro degli OM
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Stoccarda non lascia ma raddoppia. Con l’investimento da 3 miliardi di euro, debutta l'ibrido plug-in
12 ottobre 2018

Mercedes è uno dei pochi costruttori che sembra insofferente, almeno da un punto di vista filosofico e tecnico, alla demonizzazione del motore diesel che da qualche tempo si è abbatutta in Europa. Mentre alcune case, come Toyota, ne approfittano per togliere dai listini il motore a gasolio, i tedeschi continuano a battere sul ferro e dopo un investimento da capogiro arriva un alteriore up-grade tecnologico per la famiglia di motori denominata OM

L’elettrificazione continua quindi, e tra l'altro adesso sappiamo che coinvolgerà anche le motorizzazioni a benzina e non su un modello, né su quelli più costosi, ma su l’intera gamma, da smart ai SUV, entro il 2022. La famiglia si divide in due: ci sono i moduli EQ Boost, con impianto a 48 V, quelli EQ Power, con sistema plug-in (le prime ad arrivare saranno Classe C, Classe E e Classe S), passando per l’elettrico puro e quello con celle a combustibile, come il nuovo GLC F-Cell, da ora è in vendita.

Per iniziare saranno Classe C e Classe E a debuttare con la sigla “de”, equipaggiate con il 2.0 4 cilindri da 194 CV e un motore elettrico da 90 kW, con un pacco batterie da 13,5 kWh, per un’autonomia dichiarata superiore ai 50 km nella sola modalità elettrica. Mercedes sostiene che sia questa, per adesso, la soluzione ideale per avere efficienza a livello di emissioni. La capacità di circolare in elettrico di fatti azzera l'emissione di agenti inquinanti e con il modulo che aiuta il diesel nel risparmiare carburante si riesce a tenere a bada la fuoriuscita dei NoX.

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