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Fiat 500, Fiat Doblò e Jeep Renegade: sono questi i modelli per cui la Germania chiede garanzie sul richiamo all'Unione Europea, in virtù delle presunte violazioni sulle emissioni. A confermarlo, nel corso di una conferenza stampa, è stato il portavoce del Ministero dei Trasporti tedesco.
Nel frattempo, la Commissione Europea sta intensificando il pressing sull'Italia affinché fornisca delle prove sulla compatibilità della Fiat 500X con la legislazione europea in merito alle emissioni.
«Abbiamo ripetutamente chiesto all'Italia di presentarci risposte convincenti al più presto. Il tempo si sta esaurendo, perché vogliamo concludere le discussioni sulla conformità della Fiat a breve», ribadisce la portavoce della Commissione europea per l'Industria, Lucia Caudet. La Commissione Europea è chiamata a mediare la vertenza tra Germania e Italia in merito alla presunta violazione di FCA.
In mancanza di una risposta da parte dell'Italia nell'ambito del processo di mediazione con la Germania, Bruxelles potrebbe intraprendere delle azioni, tra cui una procedura di infrazione, come spiegato da fonti vicine all'Unione Europea.
«Non ci sono dispositivi illeciti dimostrati»: a ribadirlo, al termine di un incontro al Mise su Alitalia, è stato il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio. «I tedeschi hanno detto che, tra i dispositivi legali, ci sono alcuni componenti anomali, ma noi abbiamo detto che non è così», ha aggiunto Delrio.
«Sono le Autorità di omologazione di ogni stato che decidono se un dispositivo è lecito o no - ha precisato -. Noi non abbiamo detto niente su Volkswagen. Avendo noi rispettato loro, loro devono fare altrettanto». Il braccio di ferro tra Berlino e Roma, dunque, continua.