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Potrebbe essere in dirittura d'arrivo l'epoca in cui conveniva avere un'auto alimentata a gasolio.
Infatti, il Ministero dell'Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare ha deciso di avviare una consultazione on line sul lavoro svolto dalla Commissione interministeriale per lo studio e l’elaborazione di proposte per la transizione ecologica e per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi .
I SAD, i sussidi ambientalmente dannosi stilati dal Ministero dell’Ambiente sono di diverso tipo e uno dei più noti è proprio la differenziazione del livello di accisa tra il gasolio e la benzina.
Il diesel, considerato un carburante generalmente più inquinante rispetto alla benzina, ha delle accise più basse: 0,617 €/litro rispetto agli 0,728 €/litro della benzina.
Si tratta di una fase di transizione, però, molto delicata perchè, ad esempio, tra i sussidi ambientalmente dannosi ci sono quelli all’autotrasporto. Se si dovesse andare semplicemente ad aumentare le accise sul gasolio, si andrebbe a scaricare tutto sul prezzo finale e quindi sul consumatore finale.
Oltre alla minore accisa del diesel rispetto alla benzina, i Sad in discussione riguardano l'accisa agevolata sul gas naturale impiegato negli usi di cantiere e nelle operazioni di campo per l’estrazione di idrocarburi; l’esenzione dall’accisa sui prodotti energetici impiegati per la produzione di magnesio da acqua di mare; la riduzione dei costi per i prodotti energetici (gasolio, benzina, GPL e gas naturale) usati per riscaldamento e come carburanti per autotrazione dalle Forze armate; l’esenzione dall'imposta di consumo per gli oli lubrificanti utilizzati nella produzione e nella lavorazione della gomma naturale e sintetica; la riduzione dell’accisa sul gas naturale impiegato per usi industriali con consumi superiori a 1.200.000 mc annui; la riduzione dell’accisa sul GPL utilizzato negli impianti centralizzati per usi industriali.