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Didi Hitch, il servizio di car pooling dell'omologo di Uber in Cina, riprende dopo più di un anno di stop. Hitch era stato sospeso in seguito all'omicidio di due donne da parte di altrettanti autisti. L'attività ricomincia ora con una prova in aree urbane: si potrà viaggiare per meno di 31 km dalle 17 alle 20. Inizialmente Didi aveva pensato di estendere il servizio agli uomini fino alle 23, ma la reazione negativa da parte dell'opinione pubblica ha indotto l'azienda a stabilire lo stesso orario per entrambi i sessi.
Agli albori di Hitch, il servizio era offerto con una comunicazione ricca di riferimenti sessuali: in una pubblicità, si alludeva al fatto che indossare una gonna corta avrebbe potuto facilitare l'ottenimento di un passaggio. C'era di più: una delle prime versioni dell'applicazione di Hitch consentiva di usare tag come "gambe lunghe" o "avvenente" per descrivere le donne cui era stato dato un passaggio.
Purtroppo, alcuni autisti non si sono limitati a commenti fuori luogo su ragazze cui avevano offerto un passaggio. Nel maggio del 2018 un'assistente di volo di 21 anni fu uccisa dal conducente che avrebbe dovuto portarla dall'aeroporto al centro di Zhengzhou. Prima del delitto, la donna aveva inviato un messaggio ad un'amica, confidandole che l'uomo alla guida dell'auto la stava importunando. Poi il nulla. L'omicida era già stato segnalato da un'utente del servizio, ma Didi non aveva preso provvedimenti.
Quattro mesi dopo, un altro delitto: una ragazza di 20 anni fu violentata, accoltellata e lanciata da un dirupo dall'uomo che avrebbe dovuto condurla da un'amica. L'uomo aveva intrapreso una strada isolata per poi attaccare la giovane, che aveva scritto un messaggio chiedendo aiuto alla sua amica, ma senza fornire indicazioni. L'autista aveva poi spento il cellulare della donna, il cui corpo fu ritrovato il giorno successivo.
Anche in questo caso, Didi finì nell'occhio del ciclone: si scoprì, infatti, che il giorno prima dell'omicidio, una donna si era lamentata dell'autista, che, a suo dire, aveva insistito affinché lei si sedesse al suo fianco. L'uomo aveva poi imboccato una strada isolata e aveva seguito la ragazza una volta scesa dalla macchina. Il servizio clienti di Didi aveva promesso di fare seguito alla denuncia entro due ore, ma così non era stato. Un errore, questo, costato la vita alla 20enne salita sulla stessa auto il giorno dopo.
Ad oltre un anno da questi crimini, Hitch ritorna per un periodo beta, ma con dei nuovi sistemi di sicurezza. Tra questi, la necessità di fornire informazioni dettagliati su percorsi e passeggeri prima del servizio e l'implementazione di un sistema in grado di identificare situazioni a rischio come passaggi di sera o verso destinazioni remote, in modo tale da poter intervenire in caso di bisogno. Basteranno?