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La mossa d'esordio del neoministro 5 Stelle Luigi Di Maio nella prima giornata da Ministro del Lavoro è stata quella di incontrare i “rider”, ovvero quei fattorini in bicicletta che affollano le metropoli italiane consegnando soprattutto cibo a domicilio.
A distinguerli dal resto dei lavoratori addetti alle consegne, che certo non se la passano bene anche loro, sono pettorina, zaino e telefonino sempre a portata di mano, pronti a prendere in carico una consegna nel minor tempo possibile.
Ma anche accordi contrattuali da parte delle piattaforme digitali che sinora hanno previsto compensi bassissimi (si va dai 5 ai 7 euro l'ora) e diritti ridotti all'osso, con grande rischio per loro ma anche per gli altri utenti della strada.
«Mi sono insediato al ministero del Lavoro e come primo atto ho voluto incontrare i rider, una categoria di nuovi lavoratori, simbolo di una generazione abbandonata che non ha nè tutele e a volte nemmeno un contratto. Dobbiamo garantire loro l'assicurazione ed una paga minima dignitosa», ha promesso Di Maio.