Delusione per il mancato arrivo del WEC a Monza, Capelli spiega perché

Delusione per il mancato arrivo del WEC a Monza, Capelli spiega perché
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Ivan Capelli, presidente AC Milano, spiega i motivi dell'esclusione di Monza dal calendario del mondiale WEC del prossimo anno | <i>P.Ciccarone</i>
20 settembre 2015

Punti chiave

Doveva essere la gara clou insieme alla F.1 invece il calendario del WEC per il prossimo anno ha escluso Monza. Cosa è successo? Lo ha spiegato Ivan Capelli, presidente AC Milano che aveva puntato molto su questa corsa: “E’ successo che i costruttori hanno chiesto di non avere una gara in più in Europa e dopo il successo di quella del Nurburgring, con 85 mila spettatori, i costruttori tedeschi Audi e Porsche hanno chiesto e ottenuto che questa prova venisse mantenuta anche il prossimo anno".

 

"Monza era la tappa in più da inserire in calendario e nonostante le rassicurazioni ricevute dall’organizzatore, non è accaduto. Per la prossima stagione saranno sempre le stesse gare e se tutti saranno d’accordo si arriverà a 10 prove nell’anno successivo e allora per Monza potrebbe esserci la possibilità di essere inserita in calendario. Noi siam rimasti delusi, ma di fronte al calendario ufficiale e alla presa di posizione dei costruttori tedeschi, non potevamo far assolutamente nulla".

 

"Eravamo quasi sicuri di avercela fatta, invece il voltafaccia finale che ci ha delusi. Speriamo che si possa avere una gara del  mondiale WEC a Monza quanto prima, gli stessi team e costruttori erano entusiasti dell’idea, ma essendo tedeschi hanno preferito privilegiare la loro gara di casa, comprensibile se il calendario rimane questo con il numero di corse contingentato”.

 

Una occasione persa non per colpa di Monza, insomma, ma da quei calendari e da quelle norme che limitano le prove. Se poi Audi e Porsche vogliono la gara di casa, non si possono accusare. Fosse stato possibile averne una in più, anche loro sarebbero stati felici di venire a Monza a rinverdire i fasti della 1000 km degli anni passati.

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