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Ha ribadito la linea seguita nei giorni scorsi il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio in audizione davanti alle Commissioni Ambiente, Trasporti e Attività produttive della Camera. Oggetto della discussione, le emissioni di alcuni motori Diesel di FCA, gli stessi che secondo le accuse della Germania sarebbero irregolari.
«La DG Motorizzazione ha effettuato le necessarie verifiche ed ha inviato una dettagliata relazione alle autorità tedesche dalla quale si evince che i veicoli in argomento, a differenza di quanto sostenuto dalla Germania sono conformi alla normativa vigente. In particolare, sui veicoli non è stato riscontrato alcun sistema di manipolazione “defeat device” non ammesso dalla vigente normativa», ha affermato Delrio.
Il Ministro ha spiegato: «Si è in presenza di un “defeat device” vietato quando si registra un comportamento nettamente diverso del veicolo in termini emissivi tra la prova al banco e quella su strada (cioè software in grado di riconoscere le prove effettuate sul banco per abbassarne le emissioni prodotte durante la prova stessa), come è stato nel caso VW ma non nei veicoli del gruppo FCA provati».
«Inoltre, la strategia di controllo delle emissioni adottata da FCA non prevede lo “spegnimento” del sistema EGR decorsi 22 minuti di funzionamento del motore, come asserito dal KBA, bensì la sua modulazione necessaria ai fini di protezione del motore contro i rischi di danneggiamento, ciò in piena compatibilità con l’art. 5.2 del regolamento 715/2007/CE. Ciò è stato dimostrato poiché provando il veicolo con EGR spento, si registra un eccesso di emissioni di NOx pari a 13 volte il limite ammesso, valore mai raggiunto provando il veicolo nelle normali condizioni».