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Dopo 23 anni di presidenza, come sappiamo, Luca Cordero di Montezemolo ha lasciato la Ferrari. Al suo posto oggi troviamo infatti l'Amministratore Delegato di FCA Sergio Marchionne.
Dal giorno dell'addio di Montezemolo al Cavallino però sono già cambiate moltissime cose, che delineano scenari fino a poco tempo fa impensabili per la Casa di Maranello. Per prima cosa il numero uno di FCA, in occasione del primo Consiglio d'Amministrazione tenutosi nella nuova sede di Londra, non ha esitato ad annunciare candidamente lo scorporo della Ferrari dal Gruppo FCA. Subito dopo abbiamo saputo che il Cavallino Rampante sbarcherà in Borsa, con azioni indipendenti da FCA, tra il secondo e il terzo trimestre del 2015 anche se non è ancora chiaro su quali piazze borsistiche verrà quotato il titolo. New York e Milano in ogni caso restano le ipotesi più quotate al momento.
Qeusta operazione serve a Marchionne per ridurre il valore del debito accumulato da FCA e potrà avere successo solo se supportato da un piano industriale solido sorretto da nuovi modelli in grado di convincere i mercati mondiali. Ci riferiamo in particolare al rilancio di Alfa Romeo e Maserati ma anche al consolidamento di Fiat e Jeep.
Solo analizzando i dati di mercato del prossimo futuro potremo dare un giudizio sull'efficacia dell'elaborato piano messo in campo da Marchionne.
Nel frattempo però sembra che qualcuno abbia già le idee fin troppo chiare. Stiamo parlando di Diego Della Valle Patron della Tod's, che nell'ultimo periodo non ha mai perso occasione per dimostrare la sua avversità nei confronti delle scelte intraprese dal numero uno di FCA.
Della Valle ha bocciato senza mezzi termini prima la "scomunica" di Montezemolo: «È vergonoso il modo in cui Montezemolo è stato mandato via. E il motivo è evidente» ha dichiarato recentemente all'Ansa. E non era difficile immaginare che il Patron della Tod's prendesse le difese dell'ex uomo Ferrari dal momento che i due sono soci in affari.
Subito dopo però Della Valle ha usato toni ancora più aspri nei confronti del neonato Gruppo italo-americano: «Ferrari ha salvato quel bidone che è la Fiat».
A questo punto è probabile che non si faranno attendere le reazioni di FCA dopo le pesanti dichiarazioni di questi giorni.