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Non è un colpo di spugna assoluto, ma gli somiglia moltissimo: ed anche se il termine “condono” non viene utilizzato ufficialmente, all’atto pratico di questo si tratta, con buona pace dei cittadini virtuosi che hanno sempre rispettato tempi di pagamento ed onorato le sanzioni.
Nel Decreto Sostegno, appena licenziato dal Governo Draghi, compare anche la misura della cancellazione delle cartelle esattoriali per importi fino a 5.000 euro, relative ad atti compresi tra il 2000 e il 2010.
Si tratta di un numero impressionante di cartelle, conteggiate in circa 61 milioni, all’interno del quale sono compresi tutti i debiti non riscossi dall’Erario risalenti allo specifico periodo, tra le quali pendenze per le imposte di bollo auto non versate o per sanzioni non pagate.
L’operazione, che ha fatto storcere il naso a quanti speravano che Draghi non cadesse vittima anche lui della “condonite” che spesso affligge i nostri Governi, viene giustificata come misura che consentirebbe di abbattere quasi metà delle pratiche inevase giacenti nei magazzini dell’Agenzia delle Entrate, liberando quindi energie per procedere più spediti al recupero dei debiti più importanti e con qualche speranza di essere recuperati.
A sottolineare questo aspetto è Claudio Durigon, sottosegretario all’Economia in quota Lega: «L’obiettivo è alleggerire l’Agenzia delle Entrate: la cancellazione di circa 61 milioni di cartelle che valgono un miliardo consenti di concentrare meglio l’attività sulle pratiche effettivamente esigibili».
Si calcola che siano oltre 130 milioni le cartella in giacenza presso l’Agenzia delle Entrate, in maggioranza relative a multe e tributi non pagati, delle quali moltissime per somme complessive che non arrivano ai tremila euro.
Il testo del Decreto legge Sostegni, approvato dal Consiglio dei Ministri venerdì 19 marzo e successivamente “bollinato” dalla Ragioneria Generale, entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.
Nella Relazione Illustrativa ed in quella Tecnica sono indicate le modalità di cancellazione delle cartelle esattoriali, con l'annullamento automatico dei debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore del decreto, fino a 5.000 euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010; alla “rottamazione“ potranno accedere le persone fisiche e soggetti diversi dalle persone fisiche che hanno conseguito, nel periodo d’imposta 2019, un reddito imponibile ai fini delle imposte fino a 30.000 euro.