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Ed arrivò finalmente il momento di allentare la stretta e di eliminare distanziamento: anche se per il capitolo mobilità non prevede nuove norme specifiche rispetto a quelle ad oggi operative, il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri che diventerà operativo a partire da lunedì 11 ottobre contiene diverse misure che interessano direttamente anche i nostri lettori.
Confermando la graduale, ma costante, uscita dalla fase emergenziale, infatti, dal CdM è venuto il via libera alla piena capienza nei luoghi di cultura, come musei, cinema e teatri, mentre per le discoteche l'asticella è stata portata al 50% rispetto al precedente 35% finora ipotizzato per le attività al chiuso, ed al 75% per le strutture all'aperto.
Le nuove regole, in vigore solo nelle regioni di colore “bianco”, riportano quindi al 100% le capienze degli spazi culturali, eliminando il rispetto della distanza interpersonale di un metro tra spettatori.
Chiuse da febbraio 2020, anche le discoteche potranno riprendere parzialmente l'attività: all'ingresso bisognerà lasciare nome, cognome e un contatto mail o telefonico, mentre è d'obbligo indossare la mascherina, salvo quando si balla.
Nel dettaglio, il Decreto specifica bene le attività consentite nei luoghi di divertimento: “In zona bianca, le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche e locali assimilati sono consentite nel rispetto di protocolli e linee guida, ma la capienza non può comunque essere superiore al 75% di quella massima autorizzata all'aperto e al 50% al chiuso“.
Inoltre, "nei locali al chiuso ove si svolgono le predette attività deve essere garantita la presenza di impianti di aerazione senza ricircolo dell'aria, e restano fermi gli obblighi di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie previsti dalla vigente normativa, ad eccezione del momento del ballo“.
Il governo, anche per limitare i rischi ed evitare l’effetto psicologico del totale abbassamento della guardia, ha annunciato controlli da parte delle forze dell'ordine e previsto sanzioni più pesanti per chi non rispettasse le regole: la struttura che per due volte sia sorpresa fuori norma, sarà costretta a chiudere l’attività anche per dieci giorni.
Per l'ambito sportivo, sempre in zona bianca l'accesso agli eventi e alle competizioni "è consentito esclusivamente ai soggetti muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19, e la capienza consentita non può essere superiore al 75% di quella massima autorizzata all'aperto e al 60% al chiuso".
Tali le misure si applicano "per la partecipazione del pubblico ad eventi e competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico, riguardanti sport individuali e di squadra, organizzati dalle federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali sia agli eventi e alle competizioni sportivi diversi da quelli sopra richiamati".