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I verdi pullman hanno un rivale, che già dal colore rimarca la differenza: la sfida italiana a Flixbus lanciata da Itabus inizia dalla livrea in rosso dei suoi veicoli, che da giovedì 27 maggio inizia il servizio, puntando ad arrivare a regime ad una flotta di circa trecento veicoli, in grado di raggiungere tutte o quasi le regioni italiane.
Itabus, nuovo operatore privato di trasporto su gomma a lunga percorrenza, ha come soci fondatori nomi noti, ad iniziare da Flavio Cattaneo (azionista con il 30% del capitale e fondatore del progetto, oltre che vice-presidente di Italo, circostanza che spiega la scelta cromatica dei bus), Luca Cordero di Montezemolo, Angelo Donati, la famiglia Seragnoli e Gianni Punzo; l’impresa, sostenuta finanziariamente dalla banca Intesa Sanpaolo e che tra posti diretti ed indiretti potrà dare lavoro a circa mille persone, ha come target i 90 milioni di chilometri annui percorsi dai suoi veicoli.
Partner industriali del progetto sono Man per la manutenzione programmata e ciclica del bus, Eni che fornisce il gasolio Eni diesel+, e Tim che abilita i servizi internet a bordo 4/5G; promessa un’attenzione speciale alla sicurezza, con la flotta rinnovata in maniera costante per garantire un’età media inferiore ai due anni.
«Già ventimila italiani hanno scelto Itabus - ha detto Flavio Cattaneo - e ben quindicimila hanno addirittura aderito ai servizi fedeltà. Siamo un’azienda giovane che ha sede a Roma a dimostrazione che si può fare iniziativa economica anche nel Centro-Sud».
I pullman, con due conducenti per i viaggi notturni e di maggiore percorrenza, collegano da subito sedici regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Trentino-Alto-Adige, Umbria e Veneto; nel prossimo futuro è previsto l’arrivo in Sicilia e nelle altre regioni, oltre a potenziali sinergie con i servizi ferroviari (vedi Italo…), aerei e portuali, per una copertuna capillare di tutto il territorio e collegamenti assicurati anche per i piccoli centri.