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I violenti fenomeni atmosferici che si sono recentemente manifestati in diverse zone d'Italia hanno messo in ginocchio intere città. Una su tutte Genova, che a pochi anni di distanza si è ritrovata a fari i conti con una nuova alluvione, che ha sconvolto tutto il Paese.
In questi giorni abbiamo assistito a immagini drammatiche, con i fiumi che hanno rotto gli argini e invaso i quartieri, trasformando le strade in veri e propri corsi d'acqua. Trovarsi alla guida, in situazioni come queste può essere davvero molto pericoloso.
Per questo motivo il nostro editorialista Enrico De Vita è intervenuto a Isoradio, intervistato da Elena Carbonari, per dare qualche consiglio utile agli automobilisti, qualora si dovessero trovare in situazioni difficili, completamente circondati dall'acqua.
Come ci si deve comportare davanti ad una strada allagata?
«La prima regola è abbandonare l'auto prima che la strada risulti totalmente allagata. Se non se ne può fare davvero a meno, per esempio in caso di una emergenza, non bisogna dirigersi dove l'acqua scorre ma scegliere quelle zone ove l’acqua appare ferma. La corrente infatti corre più velocemente dove l'acqua è più alta, e si rischia di non toccare più l’asfalto con i pneumatici».
La situazione diventa davvero rischiosa in caso di sottopassi, gisto?
«Affrontare in auto un sottopasso allagato è sempre un grande rischio. Con un diesel non c'è il pericolo di bagnare le candele (semplicemente perché il motore a gasolio non le prevede, ndr), mentre con un propulsore benzina montato all'anteriore la probabilità che si bagnino è altissima, quasi al 100%. Non bisogna quindi affrontare un sottopasso se non si riesce a capire quanto è alto il livello dell'acqua».
Come bisogna agire se si rimane intrappolati in auto, circondati dall'acqua?
«Se ci si ritrova bloccati in mezzo all’acqua bisogna aprire subito la portiera o, se non si dovesse riuscire, almeno il finestrino prima che sia troppo tardi. Le portiere di oggi hanno una tenuta così elevata che quando il livello dell'acqua è salito occorre poi uno sforzo enorme – decine e decine di chilogrammi - per far muovere lo sportello, soprattutto per fargli fare il primo centimetro di movimento. Quindi bisogna uscire al più presto, mai rimanere dentro l'abitacolo!»