De Tomaso: un altro gioiello italiano passa ai Cinesi

De Tomaso: un altro gioiello italiano passa ai Cinesi
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Si aggiunge un nuovo, triste, capitolo alla saga della sfortunatissima casa automobilistica De Tomaso. Il marchio italiano è finito in mano ai cinesi della Ideal. Ancora più incerto e fragile il futuro degli operai italiani
29 aprile 2015

Si aggiunge un nuovo, triste, capitolo alla saga della sfortunatissima casa automobilistica De Tomaso. Alla fine infatti il marchio italiano è finito anche in questo caso in mani cinesi. Con un'offerta di 1 milione e 50 mila euro la società asiatica Ideal si è aggiudicata l'asta, mandando fuori gioco la cordata italiana Eos che non è riuscita proporre una cifra più interessante.

 

L'Ideal Team Ventures Limited, che ha sede legale nelle isole Vergini inglesi e sede operativa a Hong Kong - ha spiegato il suo rappresentante, l'avvocato Giampaolo Salsi – attualmente produce auto in Cina e ha intenzione di utilizzare il marchio De Tomaso per future realizzazioni.

 

La società cinese dovrà versare la cifra con cui si è aggiudicata l'asta entro due giorni. Per la cronaca la cordata italiana Eos che si è fermata a 1 milione e 40 mila euro. Ha perso quindi il marchio veramente per pochi “spiccioli” e questo spiega la grande delusione dei lavoratori italiani presenti in aula. Il loro futuro, dopo questa notizia, si fa ancora più incerto

 

Non è mancata infine una polemica tra il Presidente della Regione Piemonte Chiamparino e il segretario della Fiom De Martino sulle responsabilità del triste epilogo della vicenda. «Non mi appassiona e credo sia inutile mettersi a cercare responsabilità o a dare lezioni. Invito però De Martino a riflettere attentamente sul ruolo che la sua organizzazione ha avuto nel sostenere dall'inizio l'avventura di Rossignolo». Così il presidente Chiamparino replica a De Martino, che ha parlato di «responsabilità della Regione nella vicenda De Tomaso».

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