Prezzi auto in aumento per colpa dei dazi USA: rischio aumenti per il settore automotive

Prezzi auto in aumento per colpa dei dazi USA: rischio aumenti per il settore automotive
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I dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e attualmente sospesi per un periodo di 30 giorni, potrebbero generare un effetto domino su tutto il settore automotive, con conseguenze anche per il mercato italiano
10 febbraio 2025

Federcarrozzieri, l’associazione delle autocarrozzerie italiane, ha elaborato proiezioni sulle possibili ripercussioni economiche delle nuove imposte previste dal governo americano. Anche se i dazi non dovessero essere applicati all’Europa, ma solo a Messico e Canada, le case automobilistiche globali risentirebbero pesantemente delle perdite economiche.

Tra le aziende coinvolte figurano Volkswagen, Audi, Bmw, Stellantis, Honda, Hyundai, Kia, Mazda, Toyota e Nissan. In particolare, il Messico, con una produzione annua di 3,5 milioni di autovetture, è il principale fornitore di auto del gruppo Volkswagen negli USA (44% delle vendite totali nel 2024) e il secondo per Stellantis (40% tra Canada e Messico), Nissan (31%), Mazda (23%) e Honda (13%).

Secondo le stime, Volkswagen potrebbe vedere influenzati circa 8 miliardi di euro di ricavi, mentre per Stellantis la cifra sale a 16 miliardi, con una riduzione media degli utili tra il -5% e il -15%. Anche la filiera della componentistica sarebbe colpita, con ripercussioni su aziende come Autoliv (airbag e cinture di sicurezza), Michelin e Pirelli (pneumatici), Yanfeng (sedili), Brembo (freni) ed Eurogroup Laminations (componenti per motori elettrici).

Il rischio più immediato per i consumatori è un aumento dei prezzi di mercato di veicoli e ricambi. Secondo le proiezioni di Federcarrozzieri, con un rincaro del 10% sui listini, i modelli più venduti in Italia subirebbero aumenti significativi:

  • Fiat Panda (ibrida): +1.595 euro

  • Jeep Avenger (benzina): +2.475 euro

  • Citroën C3 (benzina): +1.524 euro

Nel 2024, il prezzo medio di un’auto in Italia ha raggiunto i 30.096 euro, con un incremento del 43% rispetto al periodo pre-Covid (21.000 euro nel 2019). Secondo Davide Galli, presidente di Federcarrozzieri, l’introduzione definitiva dei dazi potrebbe causare un ulteriore aumento medio di 2.500-3.000 euro per vettura nel 2025.

Le politiche protezionistiche degli Stati Uniti potrebbero quindi influenzare non solo i mercati di Messico, Canada e Cina, ma l’intera filiera mondiale dell’automotive, con conseguenze dirette anche per gli automobilisti italiani.

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