Dazi americani sulle auto europee se non compriamo petrolio e gas

Dazi americani sulle auto europee se non compriamo petrolio e gas
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Il Presidente eletto spinge per maggiori importazioni di energia dagli Stati Uniti, minacciando misure tariffarie sui prodotti europei.
20 dicembre 2024

Donald Trump, Presidente eletto degli Stati Uniti, ha lanciato un avvertimento diretto all’Unione Europea: aumentare gli acquisti di petrolio e gas dagli Stati Uniti o affrontare tariffe punitive sulle esportazioni europee, tra cui automobili e macchinari. La mossa arriva nonostante l’UE già importi quasi metà del gas naturale liquefatto (GNL) e una parte significativa del petrolio dagli USA.

Trump ha dichiarato sulla sua piattaforma social Truth Social: “Ho detto all’Unione Europea che devono compensare il loro enorme deficit con gli Stati Uniti acquistando in larga scala il nostro petrolio e gas. Altrimenti, sarà TARIFFE su tutta la linea!”.

Attualmente, gli Stati Uniti stanno esportando energia al massimo della capacità, e un aumento richiederebbe investimenti significativi, specialmente per ampliare i terminali di esportazione di GNL. Tuttavia, l’UE è già uno dei principali clienti per il petrolio e il gas statunitensi, una relazione che si è rafforzata dopo le sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina.

Il mercato europeo, tuttavia, potrebbe non essere in grado di assorbire ulteriori volumi a breve termine. “L’Europa sta acquistando quasi al massimo della sua capacità attuale per il greggio USA, il che lascia poco spazio per ulteriori importazioni l’anno prossimo,” ha spiegato Richard Price, analista del mercato petrolifero presso Energy Aspects.

Le tariffe minacciate da Trump potrebbero quadruplicare i dazi sulle automobili europee esportate negli Stati Uniti, colpendo duramente produttori come Germania e Italia. Al momento, queste auto affrontano un dazio del 2,5%. Secondo esperti del commercio, questa mossa rischierebbe di innescare ritorsioni e perturbare gravemente i flussi commerciali globali.

William Reinsch, analista presso il Center for Strategic and International Studies, ritiene che l’UE potrebbe negoziare una soluzione per evitare le tariffe. “Questa potrebbe essere una situazione win-win, chiedendo loro di acquistare qualcosa che già vogliono e di cui hanno bisogno,” ha detto. Tuttavia, l’incertezza a lungo termine legata alla transizione verso le energie rinnovabili potrebbe scoraggiare investimenti significativi in nuova capacità produttiva.

L’approccio protezionista di Trump rischia di danneggiare anche i rapporti con altri partner commerciali strategici. Le sue promesse di tariffe elevate contro Messico, Canada e Cina, se non risolvono problematiche come l’immigrazione irregolare o il traffico di oppioidi, potrebbero ulteriormente complicare la posizione degli Stati Uniti nel commercio globale.

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