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E’ durata lo spazio di una decina di giorni la minaccia del presidente USA Donald Trump di imporre dazi del 5% sulle importazioni dal Messico come ritorsione per i flussi migratori dai paesi latinoamericani verso gli Stati Uniti.
L’inquilino della Casa Bianca ha annunciato che è stato trovato un accordo con il Messico per mettere a freno l’immigrazione illegale che dovrà essere votato in parlamento e i cui dettagli saranno resi noti tra non molto.
Si sgonfia così la minaccia paventata da Trump che ha spaventato soprattutto i costruttori. Veicoli e relativa componentistica sono infatti le merci più esportate dal Messico verso gli USA: nel 2018 il valore del comparto automotive è stato di 93,3 miliardi di dollari, su un valore complessivo di circa 346 miliardi di dollari di beni importati annualmente dal paese confinante.
Secondo lo schema ideato da Trump, in caso di inerzia da parte del Messico, le tariffe sull’import sarebbero dovute incrementare mensilmente del 5% fino a raggiungere il 25% in ottobre.
Pare che a convincere Trump sia stata la decisione di aumentare il dispiegamento di forze al confine da parte del Messico come ulteriore misura di contrasto all’immigrazione clandestina e nuovi accordi sullo scambio di merci tra i due paesi.