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In apparenza, sembrerebbe una sentenza senza possibilità di appello, la pietra tombale su ogni possibilità di ripensamento: nell’aggiornamento del Piano di Risanamento della qualità dell’aria appena approvato dalla Regione Lazio, è riportato chiaramente che le auto più inquinanti, ovvero diesel Euro5 e benzina Euro2, non potranno circolare nella Fascia verde di Roma dal 1° novembre 2025 al 31 marzo 2026.
Una frase che appunto non lascerebbe scampo ad interpretazioni e ricorsi; peccato che ad affermazione così tassativa non segua un punto ma una virgola, e che come spesso accade sono proprio le parole finali a ribaltarne completamente il senso, vi sto che nel caso specifico viene introdotto il concetto “salvo interventi compensativi tali da evitare i divieti di circolazione da parte dei Comuni”.
Un salvacondotto introdotto su proposta dell'assessora all'Ambiente della Regione Lazio, che pare fatto apposta per lasciare aperto uno spiraglio per evitare i divieti ormai incombenti.
Come in un infinito gioco dell'oca, insomma, sembra di essere tornati alla casella iniziare: grazie ai risultati dei monitoraggi effettuati dall'Arpa che hanno evidenziato miglioramenti nella qualità dell'aria, infatti, il Comune di Roma potrebbe “stabilire una differente applicazione delle limitazioni della circolazione previste, all’interno del proprio ambito territoriale di competenza, sia rispetto alla categoria di classe ambientale dei veicoli, che per il periodo e le zone del territorio comunale oggetto delle limitazioni” a patto di garantire un abbassamento delle emissioni dell’atmosfera.
Se avessimo un euro da scommettere, con buona pace di Ranieri punteremmo sulla Roma in Champions League il prossimo anno piuttosto che sull'applicazione della ZTL Fascia Verde: nella Capitale, il volante privato detterà ancora legge e le auto continueranno a invadere il centro, a congestionare le strade, a soffocare l’aria e opprimere ogni spazio, ennesima conferma che per chi la amministra la scelta di operare davvero un cambiamento sia impresa quasi impossibile.
Il motivo è solo uno, e molto semplice: una questione elettorale.
La ZTL Fascia Verde tocca un nervo scoperto, perché scontenta decine di migliaia di automobilisti; e le elezioni comunali sono ormai all'orizzonte, e Gualtieri, pur di non perdere un solo voto, vorrebbe volentieri rinviare scelte difficili e contrastate, che porterebbero a migliore qualità della vita domani.
Spalleggiato in questo, occorre dire, dal Governatore Rocca, che gli ha servito l'assist, perché quando si tratta di non scontentare la categoria degli automobilisti destra a sinistra appaiono uguali: senza coraggio trasformare la città, lasciano passare il messaggio che nessuno toccherà l’auto.
E poco conta se questo significa non progettare il futuro: scomodando il Manzoni, visto che “Il coraggio, uno se non ce l'ha, mica se lo può dare...”, basta negoziare col passato e continuare a governare senza scontentare nessuno...