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Seguire la Dakar con la “responsabilità” di informare i nostri lettori è una missione che presuppone un’organizzazione logistica (e burocratica, ed economica) importante. Non che non si possa fare “arrangiandosi”, ma allora addio al senso di quella responsabilità. Ecco come ci siamo organizzati per seguire al meglio la 37ma edizione della Maratona motoristica per definizione e per garantire il 100% della copertura e della puntualità.
Il segreto per raccontare la Dakar si chiama mobilità
Punto 1. Mobilità. Abbiamo scelto di seguire la Dakar in auto. Perché? Perché le alternative, poche, non ci davano la garanzia di essere presenti sul “campo” così come avremmo voluto. Come fare? Innanzitutto bisogna essere iscritti e accreditati, nella categoria “Auto Stampa”, e per questo è necessaria, a parte un oneroso iter di adesione e di registrazione… la macchina.
Noi abbiamo scelto una Peugeot 3008. Inizialmente doveva essere una 2008, l’idea era quella di “sottolineare” scherzosamente il debutto agonistico della nuova 2008 DKR, una delle operazioni agonistiche e tecnologiche più clamorose ed interessanti della 37ma edizione, ma poi abbiamo scoperto che la 2008 non è commercializzata nei Paesi che abbiamo attraversato, e quindi abbiamo scelto il crossover di categoria superiore. Scelta vincente.
La macchina si è rivelata ideale, eccezionalmente versatile e adatta al percorso, in grado di garantire un elevato confort di marcia sulle lunghe percorrenze, bassissimi consumi e una grande “adattabilità” ai diversi, e non sempre “fluidi” fondi, stradali e non, dell’itinerario.
Un viaggio da re, grazie alla 3008
Un’autentica, reale crossover, la macchina ideale per gli interminabili nastri asfaltati sudamericani, non sempre di “riferimento”, e per non… temere di abbandonare l’asfalto quando è necessario.
Per esigenze di sicurezza, in parte obbligatorie, in parte dettate dal buon senso, abbiamo “migliorato” la 3008 aggiungendo un nuovo cablaggio extra per i “servizi”, sempre collegati, un GPS fornito dall’organizzazione, all’atto pratico un “consigliere” ma anche un “guinzaglio”, una trousse di utensili (inutilizzata). Inoltre, pneumatici rinforzati, seconda ruota di scorta, cinghie di traino e dotazione di sicurezza. Abbiamo scoperto e “testato” a fondo un accessorio che si è rivelato fondamentale: il cruise control.
Abbiamo percorso 7.500 chilometri in 13 giorni, vivendo la Dakar in diretta dal più confortevole ed efficiente studio mobile
Dovendo coprire elevate medie chilometriche giornaliere, spesso su strade dritte come fusi per centinaia di Km, è facile “assuefarsi” alla velocità, scoprire di essere andati oltre e uscire dalla logica e opportuna curva di sicurezza.
Il sistema di regolazione della velocità, semplicemente, ti cambia la “vita”. Sempre dentro la curva di sicurezza, ti lascia libero di muovere la gamba destra (non sembra, ma provate a tenerla in tensione per 800 chilometri) e, in associazione con il cambio automatico, il confort e la sicurezza di marcia diventano sontuosi. Non sei più in auto, ma nel set, nello studio della diretta dakariana.
Abbiamo percorso 7.500 chilometri in 13 giorni, l’America del Sud “sezionata” dall’Atlantico al Pacifico, e ritorno, lungo le tappe della Dakar 2015, vivendola in diretta dal più confortevole ed efficiente “studio mobile”.
Peugeot
Via Gallarate 199
20151 Milano
(MI) - Italia
800 900 901
https://www.peugeot.it/
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