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Daimler ha intenzione di tagliare posti di lavoro in Mercedes-Benz per ottimizzare la transizione verso l'elettrico e la guida autonoma: in una nota diffusa alla stampa, il gruppo ha quantificato il risparmio legato agli esuberi in 1,1 miliardi di euro entro il 2022, ma non ha specificato un obiettivo in termini di numero di licenziamenti.
Il nuovo CEO di Daimler, Ola Källenius, si trova ad affrontare una situazione non facile. Daimler nel corso dell'anno ha lanciato quattro profit warning, giustificando l'outlook negativo con gli accantonamenti per fronteggiare le spese legali e i risarcimenti legati agli airbag difettosi e ai richiami per i Diesel non conformi.
Esborsi, questi, che si aggiungono agli investimenti che Daimler deve affrontare per perfezionare il pasaggio alla mobilità sostenibile e autonoma del futuro. Il risultato è una riduzione dell’outlook dell’ebit dal 5 al 3% nel 2019: valori inferiori rispetto a quelli fatti registrare in passato dal colosso tedesco.
La necessità a breve termine per Kallenius è quella di riportare la redditività ai livelli del passato, ma il taglio dei costi potrebbe avere una ripercussione sullo sviluppo di tecnologie all’avanguardia negli anni a venire, con conseguenze negative nel lungo periodo.