Daimler, i rifugiati come risorsa: al via i tirocini per gli immigrati

Daimler, i rifugiati come risorsa: al via i tirocini per gli immigrati
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Il costruttore di Stoccarda apre le porte dello stabilimento di Untertürkheim a 40 rifugiati. Impareranno il tedesco e acquisiranno le competenze per lavorare nell'industria tedesca
15 ottobre 2015

Punti chiave

L'appello di Angela Merkel non è passato inosservato: «Abbiamo bisogno che queste persone lavorino per noi», aveva detto la Cancelliera tedesca allo scorso Salone di Francoforte. Ad adottare la linea-Merkel è stata Daimler che in collaborazione con l’Agenzia Federale del Lavoro ed il Jobcenter di Stoccarda a partire dal 9 novembre aprirà le porte a 40 rifugiati che inizieranno a prendere parte ad un tirocinio di inserimento di quattordici settimane presso lo stabilimento Mercedes-Benz di Stoccarda-Untertürkheim. 

 

I rifugiati avranno così la possibilità di acquisire conoscenze di base pratiche per il lavoro nel settore della produzione industriale, frequentando ogni giorno anche un corso di lingua tedesca. I partecipanti che avranno concluso con successo il tirocinio di inserimento verranno ricollocati presso aziende, agenzie di lavoro interinale o corsi di formazione professionale. L’obiettivo è di offrire in futuro tirocini di questo tipo in numerosi altri stabilimenti Mercedes-Benz in Germania. 

 

«Gli immigrati rappresentano un’opportunità per la Germania. Anche in questo caso ci assumiamo molto seriamente la nostra responsabilità a livello aziendale e sociale, sostenendo l’integrazione professionale e sociale. Il tirocinio di inserimento ci permette di aprire le porte del mercato del lavoro ai rifugiati in modo non burocratico», sostiene Wilfried Porth, Responsabile Human Resources e Labor Relations e Responsabile IT & Mercedes-Benz Vans di Daimler AG. 

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