Daihatsu D-Compact 4x4

Daihatsu D-Compact 4x4
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Solo una Concept Car?
14 settembre 2005

Il futuro daihatsu nel settore 4x4 passa anche attraverso la D-Compact 4x4, Concept Car presentata sotto i riflettori dell’IAA 2005. Un bel design, sportivo ma elegante allo stesso tempo, dimensioni contenute ma non troppo ed una tecnologia di altissimo livello sono le sue credenziali…peccato che per il momento sia solamente un prototipo.

Di prototipi, però, ne abbiamo visti tanti e vi assicuriamo che questa D-Compact 4x4 dal vivo è tutto tranne che una show-car: è una vettura in carne ed ossa, priva di dettagli “da salone”, portata dinanzi al grande pubblico per il giudizio finale: quello che ne decreterà le ultime modifiche prima del lancio.

Alla grande
Hanno fatto le cose davvero in grande gli uomini Daihatsu, e se fino a qualche giorno fa si poteva dire che in termini di 4x4 ci fossero tutte le carte in regola ma quanto a design…lasciamo perdere, oggi non c’è più alcun motivo per non mettere in vetta alla lista dei desideri una vettura della Casa giapponese.

La ricetta ricorda un po’ quella della precedente generazione di toyota RAV4, ma nel complesso si può dire che l’originalità di certo non le manchi. Anzi, dobbiamo dire che dal vivo il frontale rende ancor più che in foto e siamo certi che i primi esemplari che incrocerete per strada – sempre che in daihatsu non facciano marcia indietro – coglieranno la vostra attenzione.

Spartana ma con gusto
Gli interni sono realizzati discretamente bene: non mancano le chicche come il cruscotto a tre strumenti circolari, ma in linea generale crediamo che ci sia ancora qualche passo da fare per rendere più accogliente il salottino. Ad onor del vero questa è una fuoristrada, per cui alcuni dettagli sono volutamente spartani, ma la tendenza generale è quella di rendere estremamente comode e lussuose anche queste vetture…
Non è detto, in ogni caso, che prima dell’arrivo in concessionaria qualche dettaglio possa essere rivisto e corretto.

Trazione integrale a controllo elettronico
Passo piuttosto lungo – le ruote sono posizionate nei punti più estremi –, trazione integrale a controllo elettronico ed una gommatura piuttosto generosa dovrebbero assicurare ottimi indici di stabilità, anche se il motore scelto per il debutto non dovrebbe avere il potenziale per metterla in crisi: si tratta di un 1.5 litri a benzina di ultima generazione, ma è praticamente scontato che per il modello definitivo saranno disponibili altri motori, diesel compresi.

A presto!
Attendiamo a breve l’esemplare definitivo: la prossima primavera potrebbe essere proprio il momento giusto!

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