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PopMove torna a proporre i servizi di condivisione dell’auto in sharing per gruppi ristretti di persone. Il Covid19, infatti, non consente un “liberi tutti” e anche il servizio offerto avrà inizialmente delle limitazioni, ma lo schema proposto sembra comunque proiettato nel futuro. Per la gestione dell’auto, infatti, basterà avere a disposizione una app, mentre per i pagamenti porte spalancate ai Bitcoin.
“In un momento così complesso in cui i privati, così come le Partite Iva o le piccole e medie aziende, stanno cercando di ripartire, abbiamo deciso di metterci in gioco e proporre un servizio completamente nuovo rispetto a quelli oggi presenti sul mercato - spiega ad ADNKronos Alberto Cassone, Ceo di Popmove - Per farlo abbiamo ascoltato con attenzione i bisogni reali delle persone e delle aziende. Investire su formule alternative, scommettere sulla transizione dal possesso all’uso dell’auto e sulla mobilità come servizio fa parte della nostra storia”.
“Abbiamo sempre scommesso sull’innovazione, lanciando per primi l’e-commerce nel settore automotive così come abbiamo cercato di essere sempre all’avanguardia e di intercettare i trend della digitalizzazione -sottolinea Riccardo Pingiori, amministratore delegato di Hurry!-. La stessa scelta del bitcoin non è causale, siamo convinti che Popmove possa davvero segnare un punto di svolta, rappresentare un modello in grado di cambiare i parametri del noleggio e decretare la fine della vendita analogica a favore di quella digitale''.