Guidare, scegliere dove andare, con chi e con che mezzo, significa poter mettere in pratica un desiderio di movimento, di libertà e quindi di indipendenza.
A cominciare da piccoli con la bicicletta con cui ci si allontana dalle mura di casa, poi il motorino e la macchina sono tutti passaggi fondamentali nel raggiungimento della propria emancipazione.
Non potersi spostare in autonomia rende fortemente dipendenti dagli altri.
Per dare una speranza, concreta, a tutte le persone affette da patologie degenerative della retina (e sono purtroppo moltissime) che oggi sono destinate a perdere definitivamente la vista, vogliamo presentarvi un progetto che noi di Moto.it e Automoto.it abbiamo voluto sostenere direttamente.
Invitiamo anche voi a farlo.
Le malattie degenerative della retina
Le malattie degenerative della retina colpiscono centinaia di migliaia persone, causando cecità. Sono malattie ad oggi incurabili. Grazie però al lavoro instancabile di alcuni gruppi di ricerca, sono stati fatti enormi passi avanti negli ultimi anni. In particolare sono state sviluppate due nuove terapie: la retina artificiale e le cellule staminali.
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Nella foto Aldous Mitchell (Team Principal e pilota del Storholm Le Mans Racing Team) e Dr. Lyndon Da Cruz
Retina artificiale e cellule staminali
La retina artificiale è un dispositivo elettronico miniaturizzato che viene impiantato chirurgicamente nell’occhio malato e consente un recupero della vista tale da rendere la persona affetta da degenerazione retinica di nuovo indipendente. La tecnica chirurgica e’ stata messa a punto dal Dott. Lyndon Da Cruz, del Moorfields Eye Hospital, parte di University College London (UCL). Attualmente la tecnica è applicata a pochi pazienti in fase avanzata. L’obbiettivo è di migliorare la risoluzione della retina artificiale in modo da ripristinare una visione pressoché normale e di espandere la terapia a molti più malati.
Le cellule staminali vengono opportunamente modificate e re-inserite nella retina in via di degenerazione. Diversi pazienti sono stati recentemente trattati con questa procedura con risultati molto promettenti (recupero parziale della vista).
Il progetto
Queste ricerche hanno bisogno di finanziamenti importanti per poter arrivare a un punto di sviluppo per cui il sistema sanitario e le assicurazioni sanitarie accettino il trattamento come procedura applicabile a un grande numero di malati.
Per questo motivo è stato lanciato un progetto di raccolta di fondi che si chiama “The London Project to Cure Blindness”
www.thelondonproject.org, perché il centro principale delle ricerche è il Moorfields Eye Hospital di Londra (il centro che si occupa di oculistica e che fa parte di UCL,
settima università nel ranking dei migliori istituti al mondo), anche se tutti i malati di degenerazione retinica beneficeranno di queste ricerche. Allo scopo di far conoscere a più persone possibile in tutto il mondo questo progetto, grazie alla generosità di uno sponsor privato, una macchina con il simbolo del London Project parteciperà ad alcune famose gare internazionali della Le Mans Series.
Donazioni
E' già possibile fare delle donazioni online e il 100% di tutte le donazioni dagli sponsor privati verranno devolute al progetto di ricerca: per saperne di più è possibile visitare il sito
www.justgiving.com
Moto.it e Automoto.it, oltre che a dare un contributo direttamente al progetto e a comparire sulla macchina come sponsor, daranno ampia copertura all’iniziativa al fine di agevolare la raccolta dei fondi per la ricerca.
Le gare
L’auto, una Oreca FLM-09, parteciperà alla tappa di Silverstone (UK) della
Le Mans Series del 12 settembre e alla
Petit Les Mans a Braselton, Georgia, USA il 1 Ottobre.
La vettura
Barchetta realizzata in fibra di carbonio la vettura pesa come da regolamento 900 kg e scende in pista con una potenza di 450 CV ed una coppia massima di 50 kgm. Il regime di rotazione del motore V8, caratterizzato da carter secco e gestione elettronica Magneti Marelli, è limitato a 6.500 giri mentre il cambio, trasversale a sei rapporti + retromarcia, è prodotto dalla Xtrac e attuato elettronicamente attraverso palette sul volante.
Il partner gommista è Michelin, che fornirà delle slick (o rain) da 18" nelle misure 30-65 anteriori e 31-71 posteriori, mentre per quanto concerne l'impianto frenante Oreca ha scelto di dotare la biposto di un sistema completo Brembo con dischi anteriori da 380 mm gestiti da pinze monoblocco a sei pistoncini, le stesse che si ritrovano anche sull'asse posteriore.
Così configurata la vettura è omologata per partecipare alle competizioni Le Mans Series, ALMS e International Le Mans Cup.
Degna di nota la grafica con cui la Oreca FLM-09 scenderà in pista: dominata da un piacevole tonalità rosa la vettura è stata presentata all'Ospedale Club di Londra durante un'asta benefica.
I piloti e il team
I piloti che prenderanno il via all'avventura non saranno gli ufficiali del team che solitamente porta in pista la vettura (Genova Racing), ma Bassam Kronfli, Jordan Grogor e Aldous Mitchell. Kronfli proviene dal campionato GT che sicorre negli Emirati Arabi, così come Gregor, mentre Mitchell corre in una serie GT del Medio Oriente. Storholm Corse sarà il partner tecnico della squadra.
"La gara di Silverstone - afferma Aldous Mitchell - è molto importante per il progetto che sta alla base della avventura che abbiamo intrapreso con i nostri partner ma anche per prepararci alla difficile sfida della Petit Le Mans."