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Pordenone, 26 Giugno. Tradizionalmente, la Coppa del Mondo Cross-Country Rally FIA e la Coppa del Mondo Bajas FIM si incontrano nella fascia di terra tra il Tagliamento e il Meduna, per dar vita a una gara che ha caratteristiche particolari di durezza e ambientazione. Non è il deserto, infatti, ma sono per lo più i letti dei fiumi disseminati di sassi, guadi e “trappole”, cosicché l’esperienza è una componente benvenuta. La gara di Tavella è anche il trait d’union tra i Rally e le Bajas, specialità diverse ma spesso accomunate da uno stesso “portafogli clienti”, per cui è anche l’occasione in cui gli specialisti di una delle due discipline possono sperimentare il passaggio all’altra. Il risultato è sempre una gara spettacolare e difficile, davvero difficile, sin dalle prime edizioni dell’evento italiano, vinte da Edi Orioli, in macchina nel 1993, e da Fabio Farioli, in moto, nel 1998.
La gara di quest’anno ha vissuto sulle fasi concitate e sui colpi di scena del confronto tra le auto, e sul netto predominio di un Pilota nella sezione delle moto. A vincere la gara delle auto è stato, per la terza volta, Nasser Al Attiyah, in compagnia di Matthieu Baumel al comando della Toyota Overdrive con cui i Campioni del Mondo corrono la stagione mondiale 2016. Tra le moto, invece, Vanni Cominotto ha dettato la sua legge, ripetendo anche nei “toni” il successo del 2014. Iniziando da quest’ultimo, almeno sulla carta Cominotto aveva due avversari forti e che sicuramente, in altre circostanze, sarebbero stati in grado di cambiare la faccia della corsa. Ma è chiaro che sulle pietraie e sui veloci “strappi” delle cinque speciali che hanno caratterizzato l’Italian Baja delle Moto, né Xavier de Soultrait, velocissimo “neo” specialista, né Juan Pedrero, il fenomenale spagnolo vincitore del Sardegna Rally Racing Mondiale, hanno potuto rompere la tradizione. Vanni Cominotto ha così portato a termine una gara esemplare, aggiudicandosi quattro delle cinque prove speciali disputate, a De Soultrait la sola, corta, prova inaugurale, e imponendosi con un margine netto, cinque minuti su De Soultrait e il doppio su Pedrero.
Più vivace la gara delle auto, animata dalla partecipazione “fuoricoppa” del Yamaha YXZ1000 di Stephane Peterhansel e della moglie Andrea Mayer, e solo inizialmente conforme alle aspettative e ai pronostici, con la partenza lampo di Al Attiyah e Baumel. La Toyota Hilux del Team Overdrive sembra, soprattutto nelle mani dell’Asso del Qatar, davvero imbattibile, e l’esperienza specifica del “Principe”, unita alla grandissima versatilità dimostrata vincendo in ogni disciplina, ha fatto il resto. Vincitori della prima PS, di appena 10 chilometri, Al Attiyah a Baumel si sono imposti anche nella prima delle due “esecuzioni” della Arzane, oltre 70 chilometri. Nella “manche” di ritorno, invece, Al Attiyah in difficoltà nei tratti più “umidi” della gara, il vincitore era Yazeed Al-Rajhi, che è ormai l’ombra del Qatariota e con il quale ha effettuato all’inizio della stagione lo “switch” delle macchine passando a Mini. Vincendo la seconda Speciale di sabato, il saudita andava al “riposo” in vantaggio, ma non era finita.
Domenica, infatti, sul primo passaggio della “Rauscedo”, in programma due volte sul percorso inverso rispetto alla doppia speciale del giorno prima, l’Equipaggio della Mini è tagliato fuori dal confronto per il successo, e il comando della gara viene rilevato dal veloce americano Menzies, anch’egli alla guida di una Mini All4 Racing, che vince la Speciale e si accredita di un vantaggio di 53 secondi su Al Attiyah.
Tutto da rifare, ma si può. Il “Principe del Qatar” si gioca l’ultima Speciale da par suo, e al termine della gara arriva la terza vittoria stagionale consecutiva a bordo della Toyota ufficiale Overdrive, due minuti sul russo Vasilyev, poi retrocesso per una irregolarità sulle “etichette” dei pneumatici, e cinque sul polacco Dabrowski. Il successo consente ora all’Equipaggio Toyota di involarsi “libero” nella classifica provvisoria di Coppa del Mondo.
Al Attiyah, invece, il formidabile ed eclettico fuoriclasse, vincitore nel WRC e della Dakar, può adesso concedersi la pausa olimpica necessaria per partecipare ai Giochi di Rio de Janeiro, dove andrà a difendere i colori del Qatar, per la sesta volta, e la medaglia d’oro conquistata a Londra quattro anni fa.
Con la Coppa del Mondo si riprenderà a fine Luglio, nei giorni 22, 23 e 24, con la Baja Espana.