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Mosca, 29 Luglio 2018. Sulla Piazza Rossa termina il Silk Way Rally 2018. No, non precisamente. Qui si tratta, infatti, di quella che al momento può essere considerata la seconda parte del programma “originale”, che prevedeva una corsa sulla falsariga dell’edizione 2017, ma al contrario. Partenza dalla Cina e arrivo in Russia, quest’anno saltando a pie’ pari il Kazakhstan. Tuttavia, sempre facendo riferimento alle informazioni ufficiali, a causa dell’impossibilità di organizzare il ponte aereo per collegare i rami cinese e russo della Corsa, gli organizzatori decidevano di dividere in due il Rally. Ecco che quello andato in scena a partire dalla scorsa settimana è la seconda parte. O no?
Delle 13-14 Tappe originarie, il Rally, che qui definiremo “seconda parte”, ne comprende appena sette per collegare la città di partenza, Astrakhan, alla mèta dell’epilogo, Mosca con epicentro nella sua irrinunciabile Piazza Rossa. 3.500 chilometri di Corsa attraverso paesaggi mozzafiato del Sud Est russo. Tempo cattivo all’inizio, clemente alla fine.
A vincere l’Edizione russa del rally della Via della Seta è l’Equipaggio X-raid formato da Yazeed Al Rahji e Timo Gottschalk, alla guida della Mini John Cooper Works ufficiale. Salito al comando del Rally alla fine della quarta Tappa, il Pilota del Qatar, pur non essendosi aggiudicato alcuna prova speciale, le vittorie di tappa sono andate a Al Attyah, 3, Hunt, 2, Serradori e Roma, ha potuto contare su un buon ritmo e sull’efficienza delle Mini, dimostratesi nella circostanza notevolmente migliorate rispetto all’inizio della stagione.
Per contro il grande favorito del Rally, Nasser Al Attiyah che ormai sembra definitivamente “accasato” con Toyota, deve proprio a un problema meccanico il ritardo che lo obbliga, insieme al navigatore Mathieu Baumel, ad accontentarsi del secondo posto assoluto. Un buon risultato, ma non certo quello per cui l’Equipaggio aveva deciso di disertare la concomitante Baja Aragon. Un problema al differenziale e alla trasmissione, intervenuto nel corso della terza Tappa del Rally, è l’imputato “colpevole” del mezzo passo falso del “Principe” del Qatar, il quale si dimostra soddisfatto alla sua maniera, ovvero per niente.
Diciottesima la Toyota di Marco Piana, e fuori gioco, sempre nel corso delle terza tappa, Joan Roma con l’altra Toyota ufficiale, in questo caso fermato dal… mal di mare dei terreni russi, da… mossi a molto mossi.
Buon terzo posto del buggy MCM Original di Mathieu Serradori in coppia con il navigatore Fabian Lurquin, e ben quattro Kamaz in testa alla corsa dei Camion, nell’ordine quelli di Karginov, Mardeev, Shibalov e Kupryanov. La supremazia degli Elefanti del Deserto russi non accenna ad affievolire.
Da notare che l’Equipaggio formato da Harry Hunt e Sébastien Delaunay, vincitore di due Tappe del Rally, era al comando di una delle ormai ritirate ufficialmente Peugeot 3008 DKR Maxi gestite dal Team PH Sport.
Adesso il rebus. A metà giugno, quindi ormai a ridosso della Corsa, gli organizzatori annunciano che il Silk Way 2018 si divide in due. Uno degli aeroporti del ponte aereo Cina-Russia è impraticabile per lavori in corso. La prima parte della corsa si svolgerà dunque in Russia, quella appena conclusa, e la secondo in Cina, a settembre, con il nome di Silk Way China.
Al termine del Silk Way… Russia, Vladimir Chagin, Direttore, e Fred Lequien, ex Dakar e ora Direttore aggiunto, salutano la bellezza dei paesaggi e dell’ambientazione russa, ringraziano i Partecipanti per aver creduto nel Rally, e si dicono sicuri che il Silk Way Rally avrà un futuro radioso.
SILK WAY RALLY, non una parola sul futuro cinese di Settembre annunciato a Giugno…
1. Y. Al-Rajhi (KSA) / T. Gottschalk (GER) MINI JCW Rally – 23h 49m 14s
2. N. Al-Attiyah (QAT) / M. Baumel (FRA) Toyota – 24h 57m 26s
3. M. Serradori (FRA) / F. Lurquin (BEL) MCM – 28h 56m 21s
4. S. Kariakin (RUS) / A. Vlasiuk (RUS) Can-Am – 31h 22m 27s
5. M. Oparina (RUS) / T. Shtaneva (RUS) Can-Am - 32h 32m 57s