Per inviarci segnalazioni, foto e video puoi contattarci su info@moto.it
Due titoli italiani ed uno europeo: si riassume così il formidabile bilancio di tre anni di partecipazione Marangoni alle grandi corse in salita. Dal 2004 i pneumatici Zeta Linea Racing hanno cambiato la storia delle corse in salita, portando alla vittoria una copertura radiale in una specialità dove il dominio dei pneumatici convenzionali era assodato da tempo. Una vera sfida tecnologica che ha fatto diventare i pneumatici Zeta Linea Racing il punto di riferimento per quanti partecipano alle corse in salita.
I maggiori protagonisti di queste vittorie sono certamente il pilota fiorentino Simone Faggioli, che alla fine del 2003 decise di portare al debutto i pneumatici Zeta Linea Racing montandoli sulla sua sport Osella con motore Honda preparato, ed i progettisti del reparto Ricerche & Sviluppo Marangoni Tyre di Anagni (Frosinone), che, coerentemente con quanto i pneumatici nuovi che l’azienda realizza per le automobili di serie, hanno raccolto il guanto della sfida, progettando un radiale anziché un convenzionale. Se infatti da un lato il pneumatico radiale garantisce una maggiore scorrevolezza, dall’altro richiede più tempo per raggiungere la temperatura ideale di esercizio, cosa che rappresenta un problema in gare della durata di pochi minuti come sono le corse in salita.
I progettisti Marangoni hanno risolto brillantemente il problema sviluppando nuove mescole ad altissima concentrazione con resine ed olii selezionati, che permettono a Zeta Linea Racing di raggiungere la temperatura ottimale di esercizio entro soli 500 metri dalla partenza.
Oggi i piloti hanno a disposizione tre differenti tipi di mescola che tengono conto del tipo di gara, della temperatura ambientale e delle caratteristiche dell’asfalto. Fondamentale a tale riguardo sono ovviamente le informazioni che i piloti trasmettono ai tecnici sulla base anche delle loro precedenti esperienze.
Altrettanto importante è stato lo studio di carcasse adeguate, di profilo differenziato tra anteriore e posteriore, in grado di sopportare meglio le diverse sollecitazioni (sterzanti e motrici) alle quali sono sottoposti i pneumatici durante le competizioni. In particolare, i progettisti hanno lavorato per bilanciare le differenti misure dei pneumatici anteriori e posteriori. Alla fine sono arrivati a definire per le gare su fondo asciutto uno slick anteriore da 210/550 R13 ed uno slick posteriore da 300/600 R13. Per eventuali competizioni su fondo bagnato sono stati inoltre approntati pneumatici scolpiti più stretti per contrastare meglio eventuali situazioni di aquaplaning. Oggi i piloti possono disporre di un anteriore rain da 190/550 R13 ed un posteriore rain da 240/600 R13.
Il successo di questi pneumatici è servito a definire la versione destinata al campionato Marangoni Osella Junior Trophy, che si disputa con vetture sport Osella con motore Alfa Romeo di 2.000 cc. Trattandosi di una monogomma destinata ad campionato monomarca e della minore potenza delle vetture impiegate, i progettisti hanno sviluppato un pneumatico più semplice ed economico, disponibile in una sola coppia di misure (anteriore 190/550 R13, posteriore 225/600 R13) ed in una sola mescola.