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Comincia l'iter giudiziario del crollo del ponte Morandi: la Procura di Genova ha iscritto al registro degli indagati 20 persone e Autostrade per l'Italia. L'ipotesi è di disastro colposo, omicidio colposo stradale plurimo e omicidio colposo plurimo, con l'aggravante della violazione della norma anti-infortunistica.
Gli indagati fanno parte di Autostrade per l'Italia e della controllata, Spea Engineerng, del Provveditorato alle Opere Pubbliche di Liguria, Piemonte e Val d'Aosta e del Ministero delle Infrastrutture. I nomi non sono ancora stati resi noti: lo saranno solo dopo la notifica degli avvisi di garanzia. 59 sono le parti offese: le 43 vittime e i 16 i feriti del crollo.
Intanto il premier Giuseppe Conte da Ischia assicura: "Non faremo sconti a un concessionario dopo una simile tragedia. Non posso dire oggi che si va verso la nazionalizzazione. A noi interessa tutelare a pieno il patrimonio dello Stato e avere massime garanzie di tutela di incolumità dei cittadini. Se questo avverrà attraverso la nazionalizzazione o una nuova gara con condizioni contrattuali diverse lo vedremo", sottolinea inoltre il capo del governo.