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Sono 17 le persone indagate dalla Procura di Massa Carrara per il crollo del ponte della SP70 sul fiume Magra, occorso l'8 aprile scorso. Per cause ancora da chiarire, il viadotto, della lunghezza di circa 300 metri, che collegava Albiano Magra, in provincia di Massa Carrara, con Santo Stefano Magra, in provincia di La Spezia, è collassato. Nel crollo sono stati convolti due furgoni: il conducente di uno dei mezzi è uscito illeso, mentre l'altro ha riportato un trauma toracico ed è stato trasportato in ospedale.
Al momento non si conoscono i nomi dei 17 indagati per il crollo, né le aziende e gli enti oggetto dell'inchiesta. La Procura ha chiesto al Gip di perfezionare un incidente probatorio per identificare le cause del crollo, e ha contemporaneamente disposto la nomina di un perito per delineare i profili di responsabilità. Le ipotesi di reato dell'inchiesta sono disastro colposo e lesioni.
Il 3 novembre scorso sul ponte crollato ci fu un sopralluogo dei tecnici Anas, da cui dipende l'infrastruttura, dopo che era stata rilevata una crepa sull'asfalto, ingrandita dalle abbondanti piogge. Ma dai controlli fu dichiarato che non sussistevano "condizioni di pericolosità". A riferirlo, subito dopo il crollo, era stato Gianni Lorenzetti, presidente della Provincia di Massa Carrara che alcuni anni fa ha ceduto la struttura ad Anas.