Crisi dei chip: negli USA, le società di noleggio comprano auto usate

Crisi dei chip: negli USA, le società di noleggio comprano auto usate
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La carenza di semiconduttori impatta sulla produzione e mancano le vetture per le grandi catene di noleggio, che così ricorrono a massicci acquisti di usato
6 maggio 2021

Comprare auto usato, magari alle aste giudiziarie? Non è un territorio frequentato da aziende del calibro di Hertz, Enterprise, Dollar ed Avis, ma sta diventando un’operazione quasi obbligata per la carenza di auto nuove a causa della crisi dei chip: infatti, per il ricambio della flotta, è partita la ricerca di veicoli a buon mercato all'ingrosso, buoni affari da prendere al volo, anche alle aste che negli USA si trovano praticamente ad ogni angolo di strada.

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La crescita di domanda ha prodotto un’impennata dei prezzi delle vetture usate, addirittura cresciuti di oltre il 50% rispetto a soli dodici mesi fa, mentre la produzione di nuovi veicoli negli USA è diminuita del 4,6% nel primo trimestre dell’anno, a causa della carenza globale di semiconduttori, situazione che si traduce nella difficoltà per le aziende di noleggio di ingrandire la loro flotta, proprio in un momento di grande ripresa del mercato.

Avis Budget Group Inc. ha registrato margini record in America nei primi tre mesi dell'anno e ha aumentato i ricavi giornalieri del 12%; questo ha portato la società, in enorme sofferenza nel 2020, a realizzare ben 47 milioni di dollari di utile, la performance migliore nel primo trimestre dal 2015. 

Pure Hertz è in ripresa ed in vista della stagione estiva tra cercando di aggiungere quante più vetture alla sua flotta: si prevede un grande rilancio del turismo negli USA e anche vetture usate - ma in buono stato - possono essere utili per soddisfare le potenziali richieste dei clienti.

Per questo da giorni si assiste ad una massiccia ricerca di veicoli usati a basso chilometraggio ricorrendo ai canali più disparati, tra cui aste, aste online, concessionarie e auto dismesse da contratti di leasing, attività nella quale si sta distinguendo Enterprise, la più grande compagnia di noleggio della nazione. 

Il problema è iniziato un anno fa, quando la pandemia ha azzerato le richieste di vetture a noleggio; per far fronte alle spese, le società hanno venduto centinaia di migliaia di auto, trovandosi poi scoperte quando i viaggi sono ripresi, con la produzione automobilistica frenata dalla carenza di semiconduttori e le Case che privilegiano i clienti privati rispetto alle flotte.

La situazione attuale, che vede le agenzie di noleggio con più clienti rispetto alle vetture disponibili, porta non solo ad allungare la vita delle auto in flotta, quasi raddoppiata rispetto alla soglia abituale delle 40.000 miglia prima di essere messe a riposo, ma determina un incredibile aumento dei costi medi di noleggio: ormai servono almeno 100 dollari al giorno per una vettura in Florida, il doppio alle Hawaii e addirittura 600 a Porto Rico.

Per un comparto chele 2020 ha visto Avis perdere 569 milioni di dollari ed addirittura Hertz dichiarare bancarotta, sono tornati i giorni in cui il portafogli ritorna a riempirsi di biglietti verdi….
 

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