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In attesa di capire se e come vengano inasprite le misure contro il COVID-19 in Italia, ci sono regioni sull'orlo della zona rossa. È il caso della Lombardia, stando all'incidenza dei casi, che secondo le indiscrezioni dovrebbe essere adottato come parametro centrale nelle decisioni del governo. Dai 252 contagi di venerdì scorso, si è saliti a 310. Un indice, questo, che è trainato dalla situazione nel Bresciano, dove l'incidenza ha toccato quota 580 contagi. Ma sono critici anche i parametri sulla tenuta del sistema sanitario. La percentuale di letti in terapia intensiva occupati da pazienti COVID è salita al 43%, ben oltre la soglia critica del 30%. Quella in area non critica, invece, è aumentata al 46%; l'allarme, in questo caso, scatta dal 40%.
Situazione difficile anche in Piemonte, dove i nuovi contagi settimanali sono 301 su 100.000 abitanti. I posti letto occupati da pazienti COVID nei reparti di medicina hanno superato la soglia d'allarme del 40% - siamo al 42% - e in terapia intensiva si è toccato il 36%. Tra il 1° e il 7 marzo sono stati registrati 12.000 nuovi casi, +47% rispetto ai sette giorni precedenti. E l'indice Rt ha oltrepassato la soglia dell'1,25, che segna il passaggio al rosso. L'Unità di crisi della Regione ha sospeso temporaneamente i ricoveri non COVID, tranne le urgenze e i ricoveri oncologici. In questo modo, si dovrebbe passare dal 20% al 40% dei posti letto totali dedicati ai pazienti COVID.
L'Emilia-Romagna, formalmente arancione, presenta molte province rosse per ordinanza regionale: lo sono Bologna, Modena, Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna, con Reggio-Emilia arancione scuro. Ma la regione sembra destinata a colorarsi interamente di rosso, per via dei 438 nuovi positivi ogni 100.000 abitanti e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva al 40%. La Toscana è invece in bilico tra arancione e rosso. Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha parlato di dati da arancione, ma al limite.
Così come lo sono le Marche, con 347 contagi settimanali ogni 100.000 abitanti e il 44% dei posti occupati in terapia intensiva. Si complica il quadro anche in Friuli Venezia Giulia, con 368 nuovi contagi e il 34% dei posti in terapia intensiva occupati. La Sardegna, poi, dovrebbe restare bianca, così come gialle dovrebbero rimanere Sicilia, Valle d’Aosta e Calabria, mentre Lazio e Puglia rischiano il passaggio all'arancione, così come la Liguria. La Basilicata, invece, potrebbe passare da zona rossa ad arancione, vista l'incidenza di contagi sotto la soglia critica.