Couasnon, Michelin: «Sport equivale a sviluppo. E la Formula E è un gran banco prova»

Couasnon, Michelin: «Sport equivale a sviluppo. E la Formula E è un gran banco prova»
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Il Direttore della divisione Competizioni Michelin Pascal Couasnon ci ha parlato della partnership tecnica che da due stagioni a questa parte coinvolge il Bibendum ed il campionato del mondo FIA per monoposto elettriche. Ecco cosa ci ha detto prima del via della corsa di Parigi 2016
28 aprile 2016

Ci spiega perché avete scelto di supportare la Formula E?

«Per noi le corse rappresentano prima di tutto ricerca e la Formula E è un mondo interessante per lo sviluppo delle nostre gomme. Quello che offriamo a questa serie è un prodotto molto vicino per costruzione, dimensione e tipologia di battistrada ai modelli disponibili presso la nostra rete vendita.»

Dopo un paio d'anni di esperienza in questa categoria è soddisfatto della partnership?

«Noi siamo sempre favorevoli allo sviluppo di nuove tecnologie in ambito automobilistico e quindi non potevamo che essere partner di quella che è, oltre ad una competizione, anche un vero e proprio laboratorio di nuove idee per il futuro dell'auto. La Formula E è uno show bellissimo che va in scena nel cuore delle città e siamo davvero fieri di essere partner di questo spettacolo visti anche i risvolti in termini di R&D che ci assicura.» 

Una vettura di Formula E in azione nell'e-prix corso sulle strade di Parigi
Una vettura di Formula E in azione nell'e-prix corso sulle strade di Parigi
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Le Pilot Sport EV della Formula E possono essere scambiate per le Pilot Sport 4. E' possibile considerarle come una sorta di declinazione specifica del prodotto stradale alla stregua di quello che fate per Porsche (e per altri) con le gomme in specifica N?

«Sì le Pilot Sport 4 sono davvero molto simili alle nuove Pilot Sport EV perché nascono anche dall'esperienza accumulata lo scorso anno sui campi di gara. Non si può parlare di una semplice rideclinazione di un prodotto, perché per la Formula E abbiamo esigenze specifiche in termini di mescola e carcassa, ma vi posso assicurare che non siamo nemmeno così distanti...»

Abbiamo parlato a lungo con i vertici della F1 per un nostro ritorno. Purtroppo hanno scelto altre strade, ma quello che volevamo introdurre non era un prodotto estremamente vicino a quello di serie, come nel caso Formula E, ma qualcosa che come concept gli si avvicinasse molto

Questo tipo di concept è simile a quello che avete proposto in F1?

«Abbiamo parlato a lungo con i vertici della F1 per un nostro ritorno. Purtroppo hanno scelto altre strade, ma quello che volevamo introdurre non era un prodotto estremamente vicino a quello di serie, come nel caso Formula E, ma qualcosa che come concept gli si avvicinasse molto. Le monoposto della massima serie corrono e correranno ancora con pneumatici da 13" mentre noi volevamo introdurre pneumatici per ruote da 18", decisamente più vicine a quelle utilizzate negli Sport Prototipi ma soprattutto nelle auto di serie. Per noi la presenza nelle corse non significa solamente marketing ma anche ricerca e sviluppo e lavorare su gomme di dimensioni anacronistiche, alla luce dell'assenza di possibilità di competizione con altri brand, non ci offre grande spunti.»

Pensate che l'auto elettrica possa davvero essere l'auto del futuro?

«No, non pensiamo che l'auto elettrica sia la soluzione definitiva per la mobilità di domani ma certamente in ambito urbano può rappresentate una soluzione molto interessante e da tenere in grande considerazione. Di conseguenza anche i nostri prodotti devono essere come al solito delle risposte alle esigenze di queste vetture, che a differenza di auto "normali" hanno caratteristiche di peso, potenza ed erogazione molto diverse.»

 

 

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