Costruttori e Commissione UE: prove di dialogo

Costruttori e Commissione UE: prove di dialogo
Pubblicità
In teleconferenza per discutere su come uscire dalla crisi: per il settore automobilistico, è decisivo il confronto con la Commissione Europea
15 maggio 2020

Una teleconferenza, come le tante che in questi giorni si svolgono in ogni angolo di mondo, forse un po’ più importante delle altre: l’Acea, l’associazione che riunisce le aziende europee produttrici di veicoli, insieme a Clepa (che rappresenta a sua volta la componentistica) si è confrontata con importanti interlocutori europei, come Frans Timmermans (vice presidente della Commissione con delega al Green Deal) e Thierry Breton (responsabile del mercato intero), per definire un piano di rilancio integrato a livello continentale del settore automobilistico, che possa anche essere di stimolo per la ripresa dell'economia europea e di sostegno alle politiche comunitarie sulla transizione energetica.

«Priorità del settore è il rilancio del mercato - ha esordito Eric-Mark Huitema, direttore generale di Acea - per riprendere la produzione nelle fabbriche di tutta l'Unione Europea. Dopo il crollo quasi totale delle vendite, diventa cruciale un forte stimolo agli acquisti, per riaprire completamente le strutture produttive e mantenere l'occupazione».

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

L’intera filiera automotive si trova ad affrontare una crisi di liquidità molto seria, con prospettive commerciali non certo rosee per i prossimi mesi e per questo Acea e Clepa, dopo il vademecum inviato all’Unione Europea con 25 suggerimenti, hanno invitato la Commissione a coordinare i programmi di incentivazione nazionali per il rinnovo del parco circolante, a garanzia di condizioni di mercato armoniche, magari integrando le risorse dei singoli Paesi con fondi speciali attinti al bilancio comunitario.

Al momento, nessun Paese ha deciso incentivi per il mondo dell’auto: non risultano presenti nel “Decreto Rilancio“ presentato dal Governo italiano il 13 maggio, non ci saranno almeno fino a giugno nemmeno in Germania, per citare due dei cinque principali mercati europei.

Dall’incontro è emerda la forte necessità di un solido piano di ripresa per il settore, anche per sostenere la transizione verso la mobilità a emissioni zero.

«Dobbiamo cercare soluzioni vantaggiose per tutti -  ha detto Sigrid de Vries, segretario generale di Clepa - che rispondano alle pressanti esigenze ambientali, industriali e della società in generale. Lo scopo delle misure di rilancio dovrebbe essere duplice: riavviare il settore e impiegare l'intera gamma di soluzioni tecnologiche disponibili per la carbon-neutrality. Di pari passo con gli investimenti nelle infrastrutture e nelle fonti di energia rinnovabile, tutto ciò promuoverà il Green Deal e salvaguarderà l'occupazione e le attività industriali in Europa». 
 

Pubblicità