Cosa temono gli italiani? Gli incidenti stradali rimangono ancora al top, dietro i furti in casa

Cosa temono gli italiani? Gli incidenti stradali rimangono ancora al top, dietro i furti in casa
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Secondo un recente studio, dopo quella dei furti in casa propria, la paura per un incidente stradale ancor oggi è tra le maggiori percepite in Italia.
11 marzo 2016

Nel 2016 il Bel Paese ha tante preoccupazioni di carattere sociale ed economico, di cui preoccuparsi seriamente, anche a livello politico ma secondo una recente analisi divulgata dalle agenzie nazionali in questi giorni, dopo quella dei furti in casa propria, la paura per un incidente stradale ancor oggi è tra le maggiori percepite dalla popolazione italiana.

La condizione non buona di parte del manto stradale viene additata come elemento negativo primario e quasi chiunque ha modo di verificare piccole o grandi lacune nella propria zona di percorrenza, in effetti. Premettendo che a nostro giudizio quel che conta prima di tutto, parlando di incidenti, è la buona condizione mentale e di prontezza fisica dei conducenti, molti dei quali sono alla guida senza possederle entrambe, le strade italiane in questi giorni sono state additate come veri 'colabrodo' e a farne le spese sono non solo automobilisti, ma soprattutto motociclisti e magari anche pedoni.
Secondo la recente ricerca ‘italiani e percezione della sicurezza stradale’ (promossa da Fondazione Luigi Guccione vittime della strada in collaborazione Siteb e Assosegnaletica e condotta da Ipr Marketing), sei italiani su dieci hanno confermato di aver corso rischi stradali nell'ultimo anno con possibili incidenti a causa delle buche. Proprio l'incidente stradale resta il pericolo più avvertito (71%) dopo i furti in casa (77%), ma prima di scippi, rapine e aggressioni.

 

una tipica buca che se non vista può fare seri danni
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Lo studio, basandosi sui numeri degli incidenti stradali in Italia (177.031 nel 2014, con 3.381 morti e 251.147 feriti) alza i toni verso la manutenzione da eseguire: "Il mancato investimento in opere stradali di questi ultimi anni - commenta il direttore SITEB Stefano Ravaioli - ha generato una situazione diffusa di dissesto delle nostre strade di cui oggi paghiamo le conseguenze. Serve un piano straordinario di salvaguardia delle nostre strade".
Automobilisti, motociclisti e pedoni a domanda esprimono ovviamente preoccupazione, per la condizione delle strade. Oltre l'80% le definisce a rischio per le due ruote, il 74% ritiene le città più pericolose per i pedoni, il 65% le definisce tali anche per chi si sia in auto. Solo il 20% giudica positivamente la condizione dell'asfalto e la presenza di guardrail. Interventi di ripristino buche e necessità di utilizzare asfalto drenante sono indicati dall'87% degli intervistati (97% in caso di conducenti due ruote) come vera priorità.

 

 
Fonte: Ansa.it

 

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