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Tre parole per individuare qualsiasi luogo sulla terra. E' questo in estrema sintesi “what3words”, un promettente sistema di geolocalizzazione che nasce dall'esigenza di superare l'imprecisione degli indirizzi tradizionali, quelli definiti attraverso via, numero civico, città, CAP e Paese, ma anche la difficoltà d'uso delle coordinate GPS che impieghiamo ormai quotidianamente, quasi impossibili da memorizzare per la mente umana.
L'idea è venuta nel 2013 a tale Chris Sheldrick, un manager inglese impegnato nel business delle band musicali e dei concerti che, racconta la sua biografia, era «costantemente frustrato dal fatto che i fornitori non trovassero gli accessi al luogo del concerto e che le band sbagliassero i continuazione la strada dal loro hotel al luogo dei loro concerti».
Chris, come facciamo un po' tutti ormai attraverso WhatsApp e simili, ha provato per anni con gli indirizzi e le coordinate GPS per anni, ma anche questi sistemi si sono rivelati imprecisi. Da lì, l'idea che ha attirato l'interesse anche del mondo automotive, che negli ultimi anni ha investito parecchio nel business della geolocalizzazione per offrire servizi sempre più avanzati.
Attraverso la startup what3words, nata nel 2013, ha sviluppato una mappa della Terra suddivisa in quadrati di 3 metri per 3. Ognuna di queste 57 mila miliardi di celle è indicata da una sequenza casuale di tre parole separate da un punto.
Così “cantavo.lunotto.furgoni”, ad esempio, è l'indirizzo what3words in italiano della nostra redazione di Milano secondo il sistema what3words. Per semplificare il tutto, ogni indirizzo è disponibile in 26 lingue alle quali se ne aggiungeranno altre. Per maggiore chiarezza, gli indirizzi con parole che si somigliano sono posizionati il più lontano possibile l'uno dall'altro.
I vantaggi sono molteplici: gli indirizzi what3words sono semplici da ricordare, da scrivere e da inserire su qualunque supporto, possono essere integrati su qualunque mappa già esistente (basta aggiungere un pezzo di codice, spiegano gli sviluppatori) e soprattutto permettono di indicare con estrema precisione un luogo laddove non vi sono numeri civici, come ad esempio un bosco, un deserto o un punto in mezzo al mare, o in quei quartieri dove questi non sono molto accurati.
La localizzazione what3words inoltre non necessita di aggiornamenti e funziona anche offline.
Audi, Daimler, Land Rover, Nissan e TomTom sono i primi partner del settore automotive ad aver sposato la causa di what3words, ma i vantaggi possono essere molteplici anche in numerosi altri ambiti, come ad esempio servizi di pronto intervento ed emergenze sanitarie, tanto che è stato adottato dall'Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari dell'ONU.