Cos'è e come funziona ODINO, il terminale che usano i nostri Carabinieri

Cos'è e come funziona ODINO, il terminale che usano i nostri Carabinieri
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Il Dio vichingo ha prestato il suo nome per battezzare O.D.I.N.O. che è un terminale infotelematico in uso ai Carabinieri collegato a varie banche dati e geolocalizzato. In uso dal 2017, ha avuto vari aggiornamenti e oggi lo hanno tutte le pattuglie.
13 novembre 2022

Se una pattuglia delle forze dell’ordine vi ferma ad un posto di controllo, la prassi è più o meno sempre la stessa: l’agente saluta e chiede gentilmente di fornire la patente ed il libretto di circolazione del mezzo. Si allontana per qualche minuto e, se tutto è in ordine, potete proseguire in vostro viaggio. Ma cosa succede esattamente in questo breve lasso di tempo?

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In tempi di telematica più rudimentale era tutto uno scambio di messaggi a voce con l colleghi della Centrale per comunicare nominativi e targhe, con relativi tempi di attesa per la risposta, ma Odino (presentato nel 2017 dalla società Intellitronika di Roma e che sta per Operational Device for Information, Networking and Observation) ha reso le pattuglie del tutto indipendenti per tutta una serie di controlli, dato che si può collegare alle principali banche dati pubbliche e private in soli 5 secondi

I militari hanno a disposizione lo schedario delle patenti di guida, il database dell’Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) per verificare la validità delle polizze, il database nazionale e internazionale delle targhe con relativi intestatari o che risultino rubate, sotto sequestro, radiate. In pochi secondi il militare può verificare se la vostra patente è valida (pure attraverso Eucaris, il database europeo delle licenze di guida) ma anche se ci sono pendenze nel casellario giudiziario italiano o su Interpol. Inoltre la funzione di geolocalizzazione permette alla Centrale Operativa Intellikore di conscere in ogni istante la posizione della pattuglia, in modo da rispondere alla chiamate nel modo più celere.

Con tempo Odino ha cambiato nome in CODe (Connected Operation Device), ma è ancora conosciuto da tutti con il suo nomignolo originale, ed ha esteso enormemente le proprie funzioni; per esempio la geolocalizzazione delle pattuglie, l’invio di fotografie e video anche in diretta, bodycam, lettori per i documenti eletronici e persino le fondine “intelligenti” che rilevano l’estrazione delle armi. Fisicamente ha la forma di un tablet Samsung con sistema operativo Android ma il codice è compatibile anche con gli smartphone e i sistemi radio Tetra VS4000 o LTE.    

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