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La notizia era nell’aria da diversi giorni. E alla fine è arrivata in tutta la sua cruda realtà. Il Salone di Ginevra 2020 non andrà in scena a causa del Coronavirus. In una conferenza stampa, il presidente del GIMS, Maurice Turrettini, ha confermato che l'edizione 2020 non sarà posticipata, ma è cancellata: l'appuntamento con la kermesse elvetica è dunque per il 2021. Una decisione clamorosa, soprattutto per il tempismo con cui è arrivata. Per giorni, infatti, gli organizzatori hanno continuato a ripetere che il Motor Show si sarebbe svolto regolarmente nonostante i casi di contagio continuassero ad aumentare. Non solo in Italia, ma anche in Germania e nella stessa Svizzera, dove, al momento, quindici persone risultano contagiate.
Non solo: i vertici della kermesse elvetica davano per certo il Salone dell’Auto anche mentre tutte le principali manifestazioni in programma in questo sfortunato periodo venivano annullate o posticipate. E non ci riferiamo soltanto al Salone del Mobile di Milano, ma anche alla fiera dell’alta orologeria, che sarebbe dovuta andare in scena a fine aprile proprio a Ginevra e che invece è stata cancellata.
La scelta di non aprire le porte del Salone, quindi, arriva in extremis, quando ormai molti degli stand e degli allestimenti erano in fase di allestimento. E quando gran parte degli operatori del settore, ma anche del pubblico intenzionato a visitarlo, si era ormai organizzata con la logistica e con gli spostamenti.
Un tempismo tutto particolare, dicevamo, ma che, formalmente, non si può addebitare direttamente agli organizzatori. Sono state infatti le autorità federali svizzere a vietare gli eventi con più di 1.000 persone. E, di conseguenza, i vertici del Motor Show si sono dovuti adeguare, annunciando ufficialmente la cancellazione dell'edizione 2020 del Salone di Ginevra, preferendo questa opzione al rinvio a data da destinarsi. Accade per la prima volta nei 90 anni di storia della manifestazione.
Tutto da scrivere, a questo punto, il futuro del Salone. Non è un mistero che i grandi motor show internazionali stiano attraversando una fase di crisi profonda. L’unico che rimaneva a galla sembrava proprio il salone svizzero. Ma dopo questa pesantissima battuta d’arresto bisognerà senza dubbio inventarsi qualcosa di nuovo per rilanciarne le sorti.
Resta da vedere, anche, quale sarà la reazione delle case che si vedono mancare all’improvviso il palcoscenico dorato attraverso cui esporre al mondo le proprie primizie. Cosa farà Fiat che a Ginevra doveva mostrare un’auto importante come la 500 elettrica? Oppure Audi che aveva in programma il debutto della nuova A3? Probabilmente ognuno andrà per la sua strada, organizzando eventi mirati dedicati alla stampa. Sarà nostra cura, in ogni caso, aggiornarvi tempestivamente sui futuri sviluppi della vicenda.