Corea, irruzione dipendenti GM: devastati gli uffici del CEO [video]

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La dirigenza afferma che una crisi toglie i benefit e ferma lo stabilimento? In Corea le proteste arrivano negli uffici della General Motors, danneggiandoli
6 aprile 2018

Da noi in Italia si sente spesso qualcuno lamentarsi che per i diritti dei lavoratori servirebbe un polso più duro, verso i “piani alti”. Pare che in Corea del Sud questa considerazione non valga, specie quando si parla di diritti economici. Lo si vede bene in questo video che proponiamo sulle nostre pagine, ripreso da Youtube, dove letteralmente volano le sedie e non solo.

Si vedono una dozzina di persone, verosimilmente membri del sindacato, che fanno irruzione negli uffici della dirigenza GM Korea a Incheon. Non abbiamo commenti ufficiali in merito, al momento, ma pare che l’azienda abbia non solo confermato la violenza dell’incidente, ma anche riservato la possibilità di valutare responsabilità punibili dalla giustizia. Dal fronte opposto, i rappresentanti dei lavoratori chiedono le dimissioni del CEO. La causa scatenante è nelle crescenti restrizioni da mettere in atto, proposte dall’azienda, per far fronte a una pesante crisi che mette in dubbio l’esistenza stessa di GM Korea per come strutturata oggi.

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Nella negoziazione è coinvolto anche il governo locale, che attende però un passo ulteriore di avvicinamento tra le parti, per supportare economicamente l’azienda. Gli investimenti necessari ammonterebbero a svariati miliardi di dollari e inizialmente l’azienda aveva mostrato un certo rigore, minacciando di lasciare del tutto le attività locali se non avesse ricevuto supporto attivo dagli enti. Congelare i salari ed eliminare i bonus è stato un primo passo, ma quello successivo di tagliare tutti i benefit e fermare l’impianto di Gunsan entro giugno 2018, non è stato per nulla gradito. Presso questi stabilimenti sono attualmente assemblate Chevrolet Cruze e Orlando, ma a un livello di circa il 20% rispetto la teorica capacità produttiva desiderata.

 

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