Cop26, Stop auto termiche nel 2035: i motivi dietro al rifiuto dell'Italia

Cop26, Stop auto termiche nel 2035: i motivi dietro al rifiuto dell'Italia
Pubblicità
Niente firma nella messa al bando dei motori termici entro il 2035, giusto secondo il ministero italiano che lotta anche per la filiera nazionale dei componenti
12 novembre 2021

Alla fine la grande Conferenza deve fare i conti con l’auto e i suoi motori. Con tante e troppe cose per decidere alla leggera, per decidere all’unanimità. Da Cop26 infatti, il tema emissioni con pensionamento dei termici rimbalza e non è ancora fermo a un punto definito. Rimbalza nelle singole nazioni e poi fino a Bruxelles, con delegati importanti, come quello dell'Italia che giustamente per molti e per moltissimi motivi, non firmano l’impegno di bandire le auto a combustione entro il 2035.

Lunga vita a benzina e diesel? No, calma, se ne discute e si incomincia a dire no. No a una data fissa e vicina, 2035, per vendere unicamente auto a zero emissioni con la spina. Almeno non fissata oggi, per quel termine e per tutta Europa. Il ministro Giorgetti, ricorda la volontà di mantenere un “approccio tecnologicamente neutrale, decarbonizzazione non è sinonimo di elettrico. Non possiamo bocciare altre strade in modo pregiudiziale”.

Come più volte scritto su queste pagine e detto da mille addetti ai lavori, il settore della componentistica rischia davvero grosso, se questa transizione diventa troppo rapida ed esclusiva, per i BEV. Si parla allora anche di altro, di idrogeno, ma la politica per noi “addentro nei motori” quando dice queste cose logiche, tutto sommato scopre l’acqua calda. È questione di non perdere tempo in chiacchiere o propaganda, di fissare piani dovuti che necessariamente saranno un compromesso. Forse, questa volta forse, l’Italia compie un’azione concreta di valore a favore del giusto, per se stessa: quello che appare un piccolo disaccordo con altre nazioni in UE. Dal ministero dicono di lavorare per supportare le nostre imprese per permettere all’industria italiana di essere riferimento ancora, nell’automotive. Farlo è dovere, riuscirci sarebbe anche meglio.

Naviga su Automoto.it senza pubblicità
1 euro al mese

Argomenti

Da Moto.it

Pubblicità