Contrae una malattia in auto: ecco cosa è successo con l'assicurazione

Contrae una malattia in auto: ecco cosa è successo con l'assicurazione
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L'uso dell'auto come alcova può dare seguito ad un rimborso dell'assicurazione in caso di malattia? Sta succedendo negli USA alla Geico, la seconda compagnia più grande
30 luglio 2024

Tra i tanti casi trattati dalle compagnie d'assicurazione i più incerti e in un certo senso  curiosi e un po' morbosi arrivano dagli Stati Uniti, una nazione notoriamente attenta ai diritti delle vittime da incidenti che abbiano a che fare con le auto e dove c'è una categoria di avvocati chiamati "ambulance chaser" che rintracciano le ambulanze che trasportano vittime di incidenti stradali  per citare in giudizio i responsabili per i danni, una professione che sta prendendo piede anche in Italia

La GEICO, seconda compagnia assicuratua degli USA, riporta un caso che potrebbe essere stato il primo nel suo genere: nel 2021, una donna del Missouri ha citato in giudizio il suo ex fidanzato sostenendo di essere stata infettata dall'HPV (Papilloma Virus) dopo aver avuto un incontro intimo sulla sua auto e pertanto dovrebbe ricevere un "compensazione personale" in base al contratto di assicurazione dell'auto. La cifra ammonta a ben 1 milione di dollari.

Secondo la denuncia, l'uomo sapeva di essere infetto e non aveva preso precauzioni, quindi sembra probabile che ci fosse "intenzionalità" o almeno "negligenza grave". Il punto è: l'assicurazione può essere chiamata a risarcire i danni personali in questo caso? La polizza dell'interessato riporta che pagherà i danni ai passeggeri “per danno personale, inteso come un danno fisico a una persona, inclusa la conseguente malattia, invalidità o morte”. Non è precisato se questo danno debba essere riportato in caso di incidente stradale oppure no, anche se sembra ovvio che debba derivare da normale uso.

Il tribunale inizialmente ha respinto la causa della querelante affermando che "i rapporti intimi consensuali in un'auto non costituiscono 'uso' di un veicolo a motore ai sensi dell'assicurazione coperta", ma un arbitrato successivo ha concesso un risarcimento per danni e infezione da HPV ha stabilito che avrebbe dovuto pagare 5,2 milioni di dollari per un tumore al cervello, che però non è correlato all'infezione da HPV.

Geico ha presentato ricorso, ma la Corte del Kansas ha respinto la richiesta. La legge di questo stato stabilisce infatti che, qualsiasi ambiguità contenuta in una polizza assicurativa sia interpretata a favore dell'assicurato. Geico ha allora portato la causa presso la Corte d'Appello Federale, che ha recentemente ascoltato le argomentazioni orali. Per riassumere, la questione è se il fatto accaduto possa essere incluso nel "normale utilizzo di un veicolo a motore" coperto dall'assicurazione dell'auto. C'è un precedente negli USA: era il caso in cui un uomo che andava a caccia ed è rimasto ferito sparandosi accidentalmente con una pistola mentre la estraeva dal bagagliaio. Ebbene, l'assicurazione ha dovuto pagare.

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