Conto alla rovescia per i pedaggi autostrada in base alle emissioni: fino a -75% per gli EV

Conto alla rovescia per i pedaggi autostrada in base alle emissioni: fino a -75% per gli EV
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Si avvicina il momento in cui alcuni Stati europei useranno tariffe miste per i pedaggi in base anche alle emissioni dei veicoli. Autostrada più cara per i mezzi pesanti meno recenti e super scontata per quelli elettrici o fuel-cell. Un domani sarà così anche per le auto?
23 ottobre 2021

Ci avviciniamo al 2022, quando potrebbero cambiare alcune tariffe di pedaggio autostradale. Almeno secondo l’ipotesi di una nuova normativa UE che conteggia gli importi anche sulla base delle emissioni di CO2, oltre che con le percorrenze chilometriche. Chi usa un veicolo elettrico, potrà vedere arrivare uno sconto molto forte, si parla del 50% almeno.

Ovviamente non scatta dal 1 gennaio 2022 l’autostrada con casello gratis per tutte le auto elettriche. Ci sono norme progressive previste, con inizio da TEN-T, la rete trans-europea dedicata soprattutto al movimento merci (quindi non tutte le reti autostradali nazionali). Dalla tassazione su bolli temporali si passa al livello di emissioni di CO2.

All'inizio il sistema si applicherà solo agli autocarri più grandi e poi nei giro di alcuni anni, indicativamente quattro, riguarderà anche i moltissimi furgoni e minibus leggeri. Data la norma generica di lungo termine, alcuni Stati membri UE potrebbero anche prima varare regole proprie, per nuovi pedaggi in base alle emissioni. La cosiddetta tariffazione combinata o mista, basata su distanza, durata e classe emissioni da libretto teoricamente fattibile anche subito.

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Da capire se e chi si muoverà prima delle tappe UE modificando le tariffe solo per alcune categorie, come i veicoli industriali pesanti, o magari includendo anche quelli leggeri, bus e potenzialmente, anche le auto.

Altro punto rilevante, che si legge tra le righe delle nuove normative europee, è quello dove tariffe autostradali basate sul traffico negli Stati membri, potranno finanziare tecnologie e progetti di sostenibilità. Per trovare queste risorse da “spendere bene” si potranno applicare maggiorazioni fino al 50% sui tratti più trafficati previo consenso degli altri stati UE Insomma, tanta carne al fuoco per tutelare l'ambiente, facendo pagare di più l’autostrada ai veicoli inquinanti, ma anche tempo minimo per tutti gli Stati membri UE. Che potranno e dovranno accordarsi nell’integrare queste opzioni, nate prima per il trasporto merci, nel giro dei prossimi anni.

Se non subito nel 2022 verosimilmente nel 2023 potrebbero iniziare a diffondersi realmente questi “sconti” pesanti detti sopra, per gli autocarri a zero emissioni (elettrici o fuel cell idrogeno). Una condizione non comune dove saranno i TIR ad anticipare quanto poi potrà avvenire per le auto.

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