Continental: entro il 2020 pneumatici rinnovabili

Continental: entro il 2020 pneumatici rinnovabili
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Entro il 2020 potrebbe debuttare il primo pneumatico per auto costruito con il 100% di materie prime rinnovabili. Ad annunciarlo è Continental
18 luglio 2013

Entro il 2020 potrebbe debuttare il primo pneumatico per auto costruito con il 100% di materie prime rinnovabili. L'annuncio è stato dato da Boris Mergell, responsabile per i materiali e i processi di Continental AG, che ha anche precisato come il cammino per trovare accettabili sostituti a ciò che viene oggi utilizzato nella fabbricazione delle gomme per auto sia ancora «una strada sconnessa, irta di pietre».

Secondo Boris Mergell «non tutte le materie prime nello pneumatico possono essere facilmente sostituite con quelle rinnovabili, dato che questi materiali hanno un impatto negativo sulle prestazioni in frenata e sulla resistenza al rotolamento».

I ricercatori chimici alla Continental, stanno lavorando per rimpiazzare l'olio d'origine fossile con quello ottenuto dai semi di colza e per utilizzare come rinforzo il rayon al posto delle fibre di poliestere.

Contemporaneamente il costruttore tedesco si sta impegnando per sostituire la gomma naturale e quella sintetica con gomma riciclata ricavata da vecchi pneumatici. Una parte della ricerca sui materiali alternativi si sta occupando dell'uso del lattice ricavato dalle radici di una varietà sviluppata ad hoc del tarassaco (un fiore noto anche come dente di leone) al posto di quello ottenuto dall'albero della gomma.

Altro obiettivo del progetto è arrivare alla completa sostituzione nella mescola del carbon black (nerofumo) con l'acido silicico. «Queste novità - ha dichiarato Mergell - potrebbero portare a una del peso del 20% di ogni pneumatico rappresentato esclusivamente da materiali naturali».

Il problema del recupero e del riutilizzo dei pneumatici usati sta divenendo sempre più pressante: secondo le ultime statistiche ogni anno nel mondo ne vengono avviate al riciclaggio - ma anche alle discariche, comprese quelle abusive - oltre 13,5 milioni di tonnellate e la crescita del parco circolante nei Paesi emergenti sta incrementando rapidamente le dimensioni del fenomeno.

Fonte: Ansa

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