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Nonostante la “tregua” sui dazi per le importazioni dall'Europa, rimane in ballo tra Vecchio e Nuovo Continente la questione delle auto. La scorsa settimana il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker è volato alla Casa Bianca per un incontro con Donald Trump, al termine del quale i due leader si sono espressi con soddisfazione.
UE e USA hanno stabilito l'obbiettivo comune di eliminare le tasse doganali su molti beni, ma dalla discussione sono rimaste espressamente escluse le automobili. «Già oggi, gli Stati Uniti e l'Unione europea hanno un rapporto commerciale bilaterale di 1 trilione di dollari USA, il più grande rapporto economico nel mondo. Vogliamo rafforzare ulteriormente questo rapporto commerciale a vantaggio di tutti i cittadini americani ed europei. Questo è il motivo per cui oggi abbiamo concordato, in primo luogo, di lavorare insieme verso tariffe zero, zero barriere non tariffarie e zero sussidi per beni industriali non auto. Lavoreremo anche per ridurre gli ostacoli e aumentare il commercio di servizi, prodotti chimici, farmaceutici, medici e soia», si legge nella nota congiunta.
Al premier Giuseppe Conte che oggi è volato a Washington potrebbe toccare il compito di persuadere il presidente USA verso un'intesa commerciale che non penalizzi l'Italia dell'auto, paese leader insieme alla Germania come produttore di automobili di fascia alta che non è conveniente produrre direttamente negli Stati Uniti. Conte potrebbe chiedere di escludere le varie Ferrari, le Maserati e le Alfa Romeo prodotte in Italia dal sistema doganale, ma anche la componentistica italiana che va a finire nelle automobili prodotte oltreoceano. Compito non facile, dal momento che l'industria a stelle e strisce dell'auto è uno dei settori su cui Trump è maggiormente intransigente.
Una recente analisi de Il Sole 24 Ore ha stabilito il valore dell'export italiano verso gli USA del settore automotive: «I sub-prodotti provenienti dal nostro paese ed usati nelle catene di montaggio dei 5 paesi citati hanno aggiunto, nel 2014, un valore complessivo di 1,68 miliardi di dollari. Se poi sommiamo questa cifra al valore delle esportazione di auto dall’Italia (considerando solo il valore aggiunto esclusivamente da sub-prodotti ed input italiani, ossia il 77% su un totale export di circa 5 miliardi), la stima complessiva si aggira ai 5,54 miliardi», ha spiegato il quotidiano.