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Lo stop alla vendita delle vetture benzina e diesel dal 2035 in Europa diventa sempre più concreto. Dopo una serie di negoziati fiume, i Ministri dell'Ambiente dell'Unione Europea hanno bocciato la proposta, caldeggiata da Germania, Italia e altri stati, di rinviare al 2040 il raggiungimento dell'obiettivo emissioni zero. La Commissione Ambiente ha però aperto la porta a soluzioni diverse dall'elettrico, a cominciare dall'idrogeno. Su richiesta del gruppo capeggiato da Germania e Italia, saranno prese in considerazione anche delle tecnologie alternative, come i combustibili sintetici e anche nuove proposte PHEV, a patto che rispettino gli obiettivi prefissati.
È stata poi fissata una tappa intermedia. Nel 2026. infatti, la Commissione valuterà i progressi verso l'obiettivo finale, eventualmente rimodellandoli a seconda delle tecnologie disponibili in quel momento. Agnes Pannier-Runacher, Ministro francese per la Transizione ecologica e presidente del vertice, ha definito questo processo "una grande sfida per la nostra industria automobilistica" e una "necessità di fronte alla concorrenza di Cina e Stati Uniti che hanno scommesso molto sui veicoli elettrici”.
Il consiglio ha inoltre approvato la proroga di cinque anni dell'esenzione dagli obblighi di emissioni concessa ai produttori di nicchia e ha disposto il termine degli incentivi normativi per i veicoli a zero e basse emissioni nel 2030. Dal momento che gli Stati membri hanno raggiunto un'intesa anche sul resto delle misure contenute nel pacchetto "Fit for 55", può cominciare l'iter dei negoziati tra Parlamento e Commissione per approntare i testi legislativi definitivi che gli Stati dovranno adottare.