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Che il Covid19 in Cina non faccia più paura è cosa nota, così come è noto che lì l’economia è tornata a marciare in tutti i settori. Non è escluso, quindi, quello dell’automotive, dove ad aprile – mentre in Europa si annullano sempre più eventi – andrà in scena il Salone di Shanghai. Migliaia gli espositori e, si stima, circa 550000 visitatori nell’ormai tradizionale cornice offerta dal National Exhibition and Convention Center (NECC).
"Non vediamo l'ora di offrire ancora una volta alle aziende internazionali una piattaforma espositiva in Cina - ha commentato Peter Bergleiter, Ceo di IMAG - dal momento che il mercato automobilistico cinese è ancora ampio. Eventi come Auto China 2020 hanno dimostrato nelle ultime settimane che è possibile organizzare con successo e in sicurezza anche grandi fiere, naturalmente con soluzioni e concetti appropriati".
Niente ricorso, dunque, a piattaforme digitali e nessuna ipotesi di annullamento o restrizioni, ma regole che saranno comunque rigide per quanti intenderanno partecipare. “In Cina – spiegano ancora gli organizzatori - le fiere, comprese quelle locali, sono quasi al livello degli eventi ante-Covid. Allo stesso tempo, il mercato automobilistico cinese sta vivendo una forte ripresa”. Non a caso, a margine di Auto Shanghai si svolgerà anche New Mobility China, dedicato alla mobilità del futuro nell’ottica dell’ecosostenibilità.