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La nuova vita di Valentino Rossi nel mondo delle quattro ruote comincerà dal GT World Challenge Europe. Il nove volte campione del mondo ieri ha ufficializzato le sue nozze con il team WRT, cliente Audi. Al volante di una R8 LMS, Valentino disputerà il programma completo della stagione 2022, competendo sia nelle gare Sprint che in quelle Endurance su alcuni dei circuiti più iconici del nostro continente, tra cui spiccano anche le nostre Imola e Misano.
Il GT World Challenge Europe, fino al 2019 conosciuto come Blancpain GT Series, è tutt’altro che un campionato minore, anche se probabilmente non è noto a molti tifosi del Dottore. Rossi ha scelto di non fare il passo più lungo della gamba, optando per un programma con un team dalle grandi ambizioni – WRT ha vinto il titolo nel 2021 – e affiliato a una casa che potrebbe consentirgli di fare il grande salto nei salotti buoni dell’Endurance a tempo debito.
In molti avevano previsto un’affiliazione di Rossi alla Ferrari, chiudendo idealmente un cerchio cominciato con quei suggestivi test con monoposto F1 a metà anni Duemila, mai concretizzati in un passaggio nella massima serie del motorsport a quattro ruote. Ma unendosi ad un team cliente di Audi Valentino si assicura un legame con una casa il cui impegno nel motorsport è assai variegato.
La prospettiva più succosa resta, naturalmente, l’approdo nel WEC. Audi tornerà nel 2023 con un prototipo LMDh, con cui è possibile gareggiare sia nel mondiale Endurance che nell’IMSA, Daytona compresa. Se Rossi dovesse convincere nella sua nuova avventura, nulla gli vieterebbe di tentare un’impresa più complessa, realizzando il sogno di correre a Le Mans.
Sarebbe, a ben vedere, un rapporto di convenienza reciproca, vista la copertura mediatica che Audi si assicurerebbe annoverando tra le sue fila a Le Mans un pilota dalla notorietà straripante come Valentino. In quest’ottica, un anno di apprendistato con una R8 LMS in gare di durata – tra cui spicca una delle classiche dell’Endurance, la 24 Ore di Spa - potrebbe essere molto utile a Rossi per valutare il prosieguo della sua carriera.
Il Dottore, d’altro canto, potrebbe anche pensare di cimentarsi a Le Mans nella classe GTE, il gradino superiore rispetto alla GT3 che avrà per le mani quest’anno. Qualsiasi sia la direzione che Rossi intraprenderà nei prossimi anni, il GT World Challenge Europe è un ottimo, sfidante, punto di partenza. E i tifosi di Valentino avranno modo di scoprire un campionato interessante, con piloti di assoluto livello.